Sembrano passati anni, e non soltanto poco più di due mesi, da quando a inizio marzo l’argomento più discusso alla Spezia era la tanto attesa decisione del Comune sull’annullamento oppure il via libera alla Fiera di San Giuseppe 2020.
L’entità dell’emergenza non si era ancora manifestata in tutta la sua gravità, l’esplosione di casi di coronavirus in Liguria non era ancora avvenuta e il decreto del governo che ha imposto il lockdown in tutta Italia sarebbe stato firmato dal premier Conte soltanto la sera dell’11 marzo.
Una decisione azzeccata, col senno di poi, quella dell’amministrazione comunale, che il 5 marzo aveva deciso di annullare l’edizione 2020 della Fiera. Ma per accogliere i circa 600 espositori e ambulanti che ogni anno arrivano da tutta Italia, la ditta S.EL. incaricata dal Comune aveva già provveduto ad allestire gli impianti elettrici necessari, che normalmente vengono montati un mese prima della manifestazione, con annesse tutte le pratiche per l’erogazione dell’energia elettrica.
Una spesa di 39.794 euro che ora l’amministrazione dovrà rimborsare alla ditta, a cui era stato affidato il servizio di allestimento degli impianti elettrici per le edizioni 2019-20 della Fiera.
Al costo di quasi 40 mila euro si deve aggiungere anche il mancato incasso del Contributo unico fiere, che ogni commerciante avrebbe dovuto versare nelle casse comunali.