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"Chiediamo la chiusura di Alisa e le dimissioni del suo commissario" In evidenza

La nota del Manifesto per la Sanità Locale.

"Opportuna la presa di posizione del Sindaco della Spezia e Presidente della Conferenza dei Sindaci all’ASL5 del 10 aprile, anche se tardiva: noi avevamo già chiesto all’ASL la previsione di un piano di gestione dell’emergenza fin dal 6 marzo e successivamente il 19 e il 25 marzo con apposite note inviate anche alla Prefettura e al Sindaco Peracchini".

"Valutiamo come molto grave il fatto che l'Asl, nonostante il richiamo di un Sindaco (che, indipendentemente dalla sua appartenenza politica, rappresenta la popolazione), abbia comunque disposto per trasferire pazienti Covid positivi all’Alma Mater (disposizione bloccata per l’opposizione di medici, cittadini e organizzazioni sindacali, come per il caso della Don Gnocchi)".

"L’ASL ha deciso di percorrere altra strada, quella cioè imposta da Alisa che sta gestendo l’attuale fase di emergenza in Liguria secondo il modello lombardo - ora sotto indagine - e che ha prodotto risultati sconfortanti a differenza del Veneto che, pur amministrato da forze politiche analoghe a quelle della Lombardia, ha saputo gestire l’emergenza in maniera diversa".

"Alla Spezia questa gestione “lombarda” ha comportato : la decisione di non differenziare i due ospedali (uno covid dedicato e uno “pulito”) con i derivati problemi di diffusione del virus tra pazienti ed operatori; non avere un piano per i ricoveri Covid (traspare la non conoscenza della reale contagiosità e virulenza di Covid 19?); non effettuare una seria gestione degli esami (tamponi e sierologici) arrivando finanche a smarrire i tamponi; non procedere alle dovute assunzioni di personale; non aver protetto gli operatori sanitari fin dall’inizio, in modo che non si contagiassero e ammalassero, portando il virus a domicilio".

"Alcune decisioni, altrettanto criticabili (come quelle di trasferire i covid positivi in dimissione alla Don Gnocchi o all’Alma Mater), sono state impedite dalla mobilitazione dei sanitari, dei cittadini e delle organizzazioni sindacali".

"A proposito della mobilitazione civica, non si può che rilevare positivamente che, oltre ad aver impedito decisioni inopportune, molti cittadini - pur costretti a casa dalle misure di contenimento - hanno manifestato il loro interesse al tema sanitario e il loro reale bisogno di partecipazione. La petizione on line, da noi diretta al Presidente della Regione e al Sindaco della Spezia, ha raccolto infatti - ad oggi - 11.402 visualizzazioni, 1.212 condivisioni ed e’ stata sottoscritta da 1.344 cittadini. Segno appunto che il tema è al centro dell’attenzione della popolazione che desidera essere coinvolta e non subire passivamente le decisioni prese a Genova da Alisa".

"Le responsabilità - penali e politiche - sapremo valutarle in futuro, anche se fin da ora chiediamo la chiusura di Alisa e le dimissioni del suo commissario".

"Ora e’ indispensabile, per affrontare la c.d. Fase 2, oltre a procedere alla differenziazione degli ospedali (uno degli argomenti della nostra petizione) anche per riprendere le normali attività, evitando il rischio di diffusione del contagio - procedere ad una seria pianificazione della sorveglianza attiva del territorio, perseguendo almeno i seguenti obiettivi: programmazione dei luoghi per i dimessi (la persona guarita può essere contagiosa 14-21 giorni); informazione dettagliata alla popolazione di continuare a mantenere le misure di sicurezza con obbligo per tutti di indossare le mascherine fuori casa".

"Coinvolgimento dei medici di medicina generale per la sorveglianza attiva ed anche per le misure da adottare per le visite ambulatoriali; istituire task force territoriale (sia mobile che in ambulatorio) con competenza e risorse (necessità di strumenti come Ecg, ecografo, esecuzione tamponi) per tracciare (ricerca contatti), testare (diagnosi), trattare a domicilio; aumentare la funzionalità dei laboratori Asl per effettuare indagini a tappeto (tamponi ed esami sierologici) e garantendo linee guida comuni di indagine diagnostica anche per i laboratori privati (dove i cittadini possono andare su prescrizione medica, ma con la necessaria previsione di pagamento del solo ticket e non versando di tasca propria 70 o 80 euro); procedere alle dovute assunzioni come disposto dalla Asl nella delibera del marzo 2019".

"Diamo la disponibilità dei nostri aderenti-esperti a collaborare alla organizzazione della Risposta sanitaria".

Manifesto per la Sanità Locale

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