A partire dagli inizi del mese di marzo, la Guardia di Finanza della Spezia, coordinata dalla Procura della Repubblica, nell’ambito delle attività attuate per l’emergenza sanitaria COVID-19, ha proceduto a monitorare numerose attività commerciali per scongiurare possibili manovre speculative su beni di prima necessità e presidi sanitari indispensabili durante la pandemia.
I finanzieri del Gruppo della Spezia e della Compagnia di Sarzana hanno effettuato oltre 50 accessi presso diversi negozi di generi alimentari, piccoli empori, supermercati, pescherie e macellerie.
Inoltre sono state effettuate numerose verifiche presso farmacie, parafarmacie e ferramenta che hanno messo in vendita i ricercatissimi dispositivi di protezione individuale, utilizzati per la prevenzione del contagio, per valutare le oscillazioni di prezzo in relazione alla nota difficoltà di reperire il materiale in questo periodo.
Dai primi riscontri, in tre casi, tutti nel centro città, sono state riscontrati aumenti di prezzo fino ad oltre il 300%.
Più nel dettaglio: una farmacia ha messo in vendita le mascherine chirurgiche a 5.50 euro per singolo pezzo, avendole acquistate a 2 euro, con un sovrapprezzo del 175%; un ferramenta offriva in vendita le mascherine, in confezioni da 20 pezzi a 40 euro avendole, però, acquistate al prezzo di 0,50 centesimi l’una, con un sovrapprezzo del 311%; infine una parafarmacia vendeva la confezione di 0,25 ml di gel disinfettante a 3.90 euro, avendolo acquistato a 0,95 centesimi, con un aumento del 310%.
Tuttavia i controlli dei Finanzieri hanno anche rilevato che tantissimi esercizi commerciali hanno continuato a praticare gli stessi prezzi di vendita del periodo pre-epidemia.
Particolarmente apprezzabile il caso di una farmacia in un paese della costa, che ha messo in vendita i dispositivi di protezione individuale (mascherine, gel disinfettante, guanti) allo stesso prezzo di costo, azzerando di fatto ogni profitto sugli specifici prodotti.
Al momento sono state denunciate tre persone titolari di attività commerciali per il reato di manovre speculative su merci.
Il Procuratore della Repubblica della Spezia Antonio Patrono ha inoltre delegato la Guardia di Finanza ad individuare ogni esercizio commerciale che abbia posto in essere analoghe speculazioni.
In tal senso sono state anche analizzate le numerose segnalazioni giunte al numero di pubblica utilità 117, che in pochi giorni ha ricevuto oltre 30 chiamate da altrettanti cittadini.
Non perdiamo tempo, nessuno obbliga i cittadini a comprare a quei prezzi