"Situazione molto preoccupante in Asl 5 circa la gestione caotica e priva di una regia univoca dell'emergenza infettiva da coronavirus.
Nonostante il grido di dolore derivante dal numero dei contagi, evidentemente fuori controllo, perdita di numerosi tamponi che dovevano essere processati presso il policlinico genovese, come denunciato da medici di famiglia, alta percentuale di decessi, dispositivi di protezione centellinati e ancora nessuna indicazione chiara sulle fasi del trattamento dei pazienti ricoverati, dicono gli ospedalieri, in assenza peraltro di criteri secondo i quali sia previsto quando giustificato l'intervento dei rianimatori, lasciando l'onere della decisione sulle spalle dei singoli medici, nessuna risposta è pervenuta dall'azienda sanitaria e dalla politica locale e regionale.
A tutto ciò si aggiunga l'enorme cronica carenza di personale, la presenza di pazienti covid nella maggior parte dei reparti sia alla Spezia che a Sarzana e il fatto che ad oggi non si è ancora individuata una delle due strutture come dedicata, permanendo ovunque percorsi "sporco/pulito" poco chiari, e il quadro è completo e delinea l'immagine di un carrozzone decadente alla deriva.
Confsal si unisce alle associazioni, ai lavoratori della sanità e a tutti i cittadini nell'esortare a gran voce ancora una volta il Sindaco della Spezia, quale prima autorità sanitaria, il Commissario Straordinario e la Dirigenza Sanitaria di ASL5 nel dare dimostrazione di esistere, mettendo in campo urgentemente tutte le misure possibili volte ad invertire la rotta e recuperare velocemente rispetto alla tragica situazione organizzativa che al momento non costituisce la miglior risposta per il nostro territorio.
È assolutamente indispensabile ripartire da una informazione trasparente, facendo chiarezza sui problemi passati, sulla situazione attuale e circa le misure che si intendono adottare per il prossimo futuro. Stiamo pagando un prezzo troppo alto".
Responsabile Sanità Confsal
Luciana Tartarelli