Queste le motivazioni alla base della protesta, indicate sulla pagina Facebook di Rete Lsp - Unione degli studenti La Spezia che organizza l'evento:
- Edilizia scolastica: non possiamo più accettare che basti un temporale per far diventare le nostre scuole delle piscine, rimandiamo al mittente la soluzione per cui le scuole sicure sono quelle con cani antidroga all'ingresso e telecamere puntate addosso, per noi le scuole sicure sono quelle che non crollano, in cui tutto è a norma e tutto funziona come dovrebbe;
- PCTO: dopo l'ennesimo caso di infortunio serio in Alternanza come quello di Genola di pochi giorni fa non resteremo più immobili, vogliamo che i nostri percorsi di alternanza siano coerenti coi nostri percorsi scolastici, che ogni studente e studentessa venga seguito in maniera costante durante l'Intero percorso, ma soprattutto che i PCTO ci educhino ad un nuovo sguardo sul mondo per frenare l'avanzata dei cambiamenti climatici;
- Libri e Materiali didattici: quest'estate abbiamo messo in piedi un mercatino del libro usato per aiutare le famiglie in difficoltà a garantire i libri di testo ai propri figli, in media questa spesa ammonta a 600 euro a studente, senza tener conto dei materiali didattici che gonfiano la spesa a quasi il doppio. Vogliamo che le istituzioni investano CONCRETAMENTE nell'istruzione pubblica, non siamo più disposti a pagare il contributo volontario per permettere alle scuole di darci un'istruzione degna, deve essere lo Stato a pensare al futuro dei suoi giovani!;
- Trasporti: vogliamo che i trasporti possano essere a misura di studenti, siamo stanchi di pagare prezzi esagerati per muoverci in città coi mezzi pubblici per andare a scuola e avere in cambio ritardi, corriere affollate e mezzi fatiscenti, è necessario ripensare al più presto tutto ciò!
- Spazi di studio: viviamo in una città in cui a fronte dei 9000 studenti medi iscritti nelle scuole, ci sono circa soltanto 1000 posti studio offerti dagli enti pubblici, non possiamo vivere in una città che non pensi a noi e non ci dia spazio, non soltanto per vivere, ma anche per essere giovani! Mancano tutti quegli spazi essenziali per sviluppare la vita sociale e culturale di noi giovani e tutto ciò non è possibile!
- Definanziamento scuola pubblica: veniamo da 12 anni di tagli al comparto scuola, a differenza degli altri paesi Europei l'Italia non ritiene la scuola un investimento indispensabile sul futuro, prima la legge Gelmini nel 2008 coi suoi 8 miliardi di tagli alla scuola, all'università e alla ricerca, nel 2014 la buona scuola targata Fedeli, con altri definanziamenti e l'introduzione dell'alternanza Scuola Lavoro, dulcis in fundo i tagli del governo Conte e del Conte Bis che hanno preceduto poi le dimissioni di Fioramonti. È evidente che senza un piano concreto di grandi investimenti su scuola, università e ricerca il nostro paese non avrà mai uno sviluppo serio ed efficace, o si riparte da noi, o non si parte proprio!
Per questi motivi il 21 febbraio scenderemo in piazza gridando forte che le emergenze non le vogliamo più e che il futuro è nostro.