"Il 23 dicembre alle ore 15.30, una sala affollata, anche da noi del Manifesto, ha atteso - per circa 45 minuti oltre l’orario previsto - l’arrivo del Presidente della Regione a La Spezia per illustrare il Piano transitorio in attesa del nuovo Felettino".
"Le aspettative erano molte, a fronte delle problematiche note sul blocco dei lavori del nuovo ospedale e sulle carenze strutturali e di personale della nostra ASL. Almeno per noi, le aspettative sono andate deluse, anche dopo la lettura del documento completo. Il Piano omette consapevolmente una analisi puntuale sulle mancate soluzioni di problemi oramai cronici della sanità spezzina – dal personale, alle strutture – e sui danni che ne sono derivati. Nonostante gli oramai trascorsi cinque anni di mandato elettorale dell’attuale Giunta, nessuna politica sanitaria degna di questo nome e’ stata posta in essere per risolvere le gravi carenze della sanità provinciale".
"Il Piano si presenta infatti come una sorta di programma elettorale di questa Giunta per il prossimo quinquennio (tutti gli interventi sono traguardati a questo periodo) e raffigura l’ennesima inconcludente scelta verso una ulteriore dequalificazione delle nostre strutture sanitarie, quale passo verso nuove privatizzazioni".
"Il Nuovo Ospedale del Felettino – sempre secondo il Piano – non vedrà la luce per almeno 5 anni. Gli investimenti strutturali – definiti come straordinari – per la maggior parte erano già previsti dal piano triennale delle opere dell’ASL (approvato nel luglio 2019 – DG 566) come il milione e 200 mila euro per l’antincendio (peraltro intervento dovuto per legge). Così come l’aggiornamento del parco tecnologico – l’acceleratore lineare era già previsto dalla delibera dell’ASL dell’aprile 2019 – DG 255). Oltre a rappresentare un concreto spreco di risorse pubbliche a fronte dell’illegittima decisione di revocare l’appalto del Nuovo Felettino".
"Sul personale le misure straordinarie, in realtà non colmano neppure il gap che ci separa da altre ASL liguri. Dopo gli interventi del Piano al 2024 la ASL spenderà per il personale ancora 5 milioni di euro in meno rispetto alla cifra prevista per la stessa spesa in ASL 1 Imperiese a bilancio preventivo 2019. Le assunzioni straordinarie non rispondono neppure all’indicazione di fabbisogno esplicitato dalla ASL 5 nella delibera 231/2019. I posti letto indicati nel Piano (452 per acuti e 38 per riabilitazione) sono ancora distanti dagli standard nazionali per la nostra Provincia che ne necessiterebbe rispettivamente di 649 e 151 e i servizi territoriali continuano ad essere dimenticati. Quando, ad oggi e sempre nell’ASL 1 Imperiese, i posti letto solo per acuti sono 628".
"La “straordinarietà” di questo Piano è quindi che è ordinariamente inutile. Come nei trascorsi cinque anni, la politica sanitaria regionale non esamina i bisogni della collettività, non affronta in modo deciso le reali criticità, omettendo di rilevare le proprie responsabilità in merito alla mancata dotazioni di posti letto e personale, oltre che al rinvio – senza data precisa – dei lavori del nuovo ospedale".
"Il Piano si può cosi’ riassumere : NO Nuovo ospedale, NO riequilibrio del Personale, NO riduzione Mobilità Passiva, NO analisi dei Bisogni, SI solo a interventi “tappabuchi” assunti in sede pre elettorale quale specchietto per le allodole (o per i tordi nel caso in cui qualcuno possa credere che questo Piano risolva le croniche criticità della sanità spezzina)".