Non sono passate nemmeno 24 ore dalla nomina dell’amministratore delegato di Atc Francesco Masinelli a direttore generale che già si è scatenato un vespaio.
Il presidente dell’azienda Gianfranco Bianchi, oggi in una commissione in Comune, ha spiegato le ragioni della nomina, deliberata dal cda di Atc questa mattina.
“Abbiamo varato una nuova pianta organica proiettata al futuro – ha detto Bianchi – È una nuova organizzazione dell’azienda basate sulle attuali esigenze, anche in vista dei pensionamenti dei quadri che avverranno nei prossimi anni. La complessità del lavoro che abbiamo davanti richiedeva fin da subito la figura di un direttore generale, che Atc non aveva”.
Bianchi è poi entrato nei dettagli della nomina, che ha suscitato perplessità non soltanto tra i sindacati ma anche nella stessa maggioranza di centrodestra: “Non l'abbiamo deliberata al momento del nostro insediamento perché non c’erano le condizioni giuste, avevamo un contratto di servizio in scadenza e una situazione economica da risolvere. Davanti a noi abbiamo una mole di lavoro che richiede senza alcuna ombra di dubbio una figura come quella del direttore generale: sono soldi spesi bene. Vorrei che il nostro lavoro fosse valutato in base ai risultati che riusciremo a ottenere, non sui singoli provvedimenti”.
Masinelli contestualmente continuerà a ricoprire anche l’incarico di amministratore delegato, ma rinuncerà al relativo emolumento di 20 mila euro annui, mentre per il ruolo di direttore generale riceverà 80 mila euro lordi all’anno (rinunciando ai premi di risultato): la nuova nomina quindi “costerà” all’azienda circa 60 mila euro. La carica di dg scadrà con l’approvazione dell’ultimo bilancio dell’attuale amministrazione di Atc.