L'amministratore delegato di Atc Francesco Masinelli è stato nominato direttore generale dell'azienda nel corso del consiglio di amministrazione di questa mattina.
La notizia è arrivata oggi durante una commissione in Comune con i rappresentanti sindacali, che di certo non hanno accolto favorevolmente la nomina, almeno non tutti.
"Non c'è una lira per i lavoratori, i pezzi di ricambio per i bus non ci sono, il magazzino non può spendere nulla ma 80 mila euro all'anno di stipendio (lordi, ndr) per Masinelli ci sono - ha tuonato Luca Simoni dei Cobas - Mi viene da alzare bandiera bianca, ci sembra che questa azienda venga presa per un bancomat per gli amministratori di turno".
"La nomina arriva nel momento sbagliato - ha aggiunto Paolo Carrodano di Ugl - in cui stiamo facendo grandi sacrifici economici".
"Il fatto grave non è che Masinelli sia diventato direttore generale, ma che ad oggi non siamo ancora riusciti a chiudere un accordo sindacale - ha precisato Giuseppe Ponzanelli di Uiltrasporti - Si sono azzerate le relazioni industriali con l'azienda, il ruolo del sindacato è stato azzerato".
La nomina è stata adottata stamattina dal cda di Atc, di cui fa parte lo stesso Masinelli, che continuerà a ricoprire anche l'incarico di amministratore delegato rinunciando però al relativo emolumento, di circa 20 mila euro all'anno.
"La doppia nomina di ad e dg in capo a Masinelli appare poco tempestiva ed opportuna in un momento in cui le relazioni sindacali in Atc sono al palo - ha commentato a caldo il consigliere comunale Guido Melley - Inoltre la politica dei sub affidamenti rappresenta comunque una privatizzazione strisciante e credo che Atc dovrebbe invece puntare sui servizi extra Tpl, come le gare per il trasporto scolastico oppure i servizi di trasporto turistico".