Tra scontri e sospensioni varie il consiglio comunale, terminato alle due di notte, è riuscito a dividersi anche sulla messa a bando della plastica.
Bocciato il documento dell’opposizione, approvati quelli della maggioranza di centrodestra, anche se lo spirito era lo stesso: far fronte all’emergenza climatica con un salto di qualità anche alla Spezia nel campo delle buone pratiche ambientali.
Alla fine il consiglio comunale ha impegnato il sindaco e la giunta, con il documento presentato da Fratelli d’Italia, a prendere opportuni provvedimenti per ridurre l’uso della plastica monouso in tutte le sedi comunali ed uffici connessi e a emettere un’ordinanza che preveda una graduale diminuzione dei materiali plastici non compostabili per attività ristorative e ricettive del territorio, per sagre, eventi e manifestazioni connesse al tema cibo e bevande.
Tra gli impegni approvati anche quello di organizzare giornate straordinarie di pulizia, soprattutto sponde di torrenti e canali, coinvolgendo associazioni di cittadini, e a fare in modo che il requisito “plastic free” sia tra quelli utili a ottenere, nel caso di manifestazioni, sagre, feste, ecc., il patrocinio del Comune della Spezia e i relativi contributi.
L’amministrazione aderirà anche alla Charta Smeralda, un codice etico per la protezione dei mari e delle zone litoranee redatto dalla Fondazione One Ocean.
Cosà comporterà concretamente l’adesione? L’impegno a una gestione dell’ambiente marino e costiero conforme ai principi dello sviluppo sostenibile, a implementare piani per l’ambiente attraverso la prevenzione dell’inquinamento, la minimizzazione del consumo di risorse naturali, con particolare riferimento a tutte le operazioni e i processi a rive e tutte le attività marittime.
Approvata anche la promozione dell’utilizzo di tecnologie innovative per ridurre l’impatto ambientale delle attività marine e terrestri, compresa l’efficienza dei natanti.