È di nuovo scontro tra sindacati e Atc. Infatti Cgil, Cisl, Uil, Cobas L.P., Faisa-Cisal e Ugl oggi hanno proclamato uno sciopero di 4 ore, a livello provinciale, per il 12 novembre, dalle ore 11 alle 15.
Lo scioperò riguarderà il personale di linea per tutte le 4 ore, mentre quello degli uffici e delle officine per le ultime 4 ore di servizio.
I lavoratori incroceranno le braccia per il mancato accordo con l’azienda sui tempi delle percorrenze e i premi di produzione. Secondo i sindacati i tempi stabiliti dall’azienda per le percorrenze delle linee sono troppo “stretti”, tanto che la maggior parte dei bus sarebbe costantemente in ritardo. Un problema già denunciato recentemente dalle sigle sindacali, che avevano sottolineato anche il forte stress in cui incorrerebbero gli autisti.
Dopo un tentativo di conciliazione andato a vuoto, i sindacati avevano fatto sapere che le loro richieste erano state giudicate “troppo onerose per il bilancio economico aziendale, e sostenibili solo togliendo ai lavoratori il premio di produttività”. Da qui la proclamazione dello sciopero, che potrebbe essere soltanto il primo di un autunno nuovamente caldo in casa Atc.
Ad irritare ulteriormente i sindacati è stata anche l’assenza dell’amministratore delegato Francesco Masinelli alla riunione di oggi.
Lo scontro si inserisce nel percorso che dovrebbe portare, nelle prossime settimane, all’affidamento in house ad Atc del servizio di trasporto pubblico locale, per scongiurare l’entrata in scena dei privati.
Ad aprile l’azienda aveva presentato il piano industriale ai sindacati, che avevano espresso soddisfazione per gli investimenti sui nuovi mezzi, con diverse perplessità, però, sull’aumento dei servizi in subappalto e il blocco delle assunzioni.