Si è tenuta questa mattina, alla presenza di S.E.R. Monsignor Luigi Ernesto Palletti, Vescovo della diocesi di La Spezia, Sarzana e Brugnato, la cerimonia di inaugurazione della nuova sede del Welfare della Gente di Mare della Spezia, ubicata in area portuale, in adiacenza della chiesa Stella Maris.
Fondamentale è stato l’incoraggiamento del presidente nazionale del Welfare della Gente di Mare, Amm. Isp. Capo Giovanni Pettorino – Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera – che ha cofinanziato l’iniziativa, dando in questo modo un’accelerata al progetto.
Già dallo scorso anno è emersa l’esigenza di dare nuova linfa al Comitato territoriale per il Welfare della Gente di Mare, prezioso intermediario tra il mondo del volontariato e le istituzioni pubbliche, così come stabilito anche dalla convenzione internazionale MLC (Maritime Labour Convention).
È stato pertanto avviato il progetto di ristrutturazione e arredamento di alcuni locali, individuati in ambito portuale, nelle adiacenze della chiesa della Stella Maris. La ristrutturazione, durata diversi mesi, è stata possibile grazie all’impegno dell’Autorità di sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, nella persona della presidente, Dott.ssa Carla Roncallo, che ha fortemente creduto nel progetto e ha messo a disposizione le risorse per tutti i lavori necessari.
Il significativo contributo dei vari soci del Comitato – il Comune della Spezia, la Stella Maris, la Caritas Diocesana, i servizi tecnico-nautici del porto della Spezia, la soc. Contship LSCT, la soc. Sepor, il Consorzio Marittimo Turistico, il Propeller Club, l’Associazione Agenti Marittimi, Costa Crociere, il Gruppo Tarros, la Filt Cisl – presieduto dal Comandante del porto della Spezia, CV (CP) Massimo Seno, ha poi consentito di arredare i locali e fornire tutti i confort e gli strumenti necessari affinché i marittimi possano trovare un momento di conforto e ristoro quando scalano il porto della Spezia.
L’inaugurazione di questi locali è solo il primo passo di un percorso di assistenza ai marittimi stranieri che, al di là degli impegni discendenti dalla ratifica della convenzione MLC 2006, rilancia un’opera corroborata da alti valori etici, nel solco del tradizionale animus al quale da sempre si informa l’agire del personale del Corpo delle Capitanerie di porto.