La prima lettura, dal libro di Baruc, presenta il dramma della città di Gerusalemme, allora non più ricordata, a causa delle colpe dei suoi figli. «La Chiesa, città di Dio», commenta il vescovo Luigi Ernesto Palletti, «rimane sempre una, santa cattolica apostolica. Il Suo capo è Cristo. Alcune membra sono già santi in paradiso, altre, noi, siamo chiamati alla santità. A causa dei suoi figli, la città di Dio che é la Chiesa, può essere dimenticata dagli uomini. Può anche allontanare alcuni fratelli dalla salvezza. Pertanto, ad ogni battezzato compete un cammino di conversione, luce e testimonianza. E’ la missione, a cui ci esorta il papa Francesco, specie in questo mese di ottobre, in terra lontane, ma soprattutto dove siamo».
Il vescovo ha quandi sottolieato l’intenzione dei pellegrinaggi mensili: la richiesta al Signore di sante vocazioni per la Sua Chiesa , in particolare sacerdotali.
«La comunità cammina giorno per giorno con il proprio pastore. La vita nella luce del vangelo non dà la beatitudine delle cose mirabolanti, ma la gioia dell'avere i nostri nomi scritti nei cieli. Chiediamo alla Vergine Maria di poter fare i passi di conversione necessari per essere non ostacolo, ma luce perché tutti possano accostarsi alla Chiesa di Dio».
(Testo: Francesco Bellotti)