Da anni e anni il degrado e le brutte frequentazioni trovano terreno fertile per spaccio e bivacchi lungo la linea ferroviaria che taglia la città; dal Murello passando per la Stazione, dalle Poggi Carducci sino a finire nel quartiere di Crociata.
Una base fissa (specialmente nel periodo estivo) da cui espandersi poi lungo i quartieri limitrofi e la città, il tutto naturalmente senza tralasciare le ripetute occupazioni di Villa Ollandini (ancora oggi teatro di un ennesimo blitz dei Carabinieri), dei vecchi Macelli e degli altri edifici fatiscenti sparsi nel territorio.
Una problematica mai risolta che vedeva proprio nell’area retro ferroviaria di via del Murello la sua apoteosi: lì dove la sporcizia e i bivacchi davano il meglio di se creando zone a grave rischio igienico sanitario e propagandole man mano sino a Crociata.
Oggi improvvisamente è iniziata la bonifica dell’area ferroviaria in questione, e le parole dette dall’Assessore Stefano Torri sul palco della “Lega Fest” pochi giorni or sono assumono un significato più rilevante:
“Un anno alla guida di questa città in un anno di obbligatorio inventario della situazione ereditata – ha spiegato Torri – una condizione folle quella trovata perché mai nessuno prima del 2018 era davvero intervenuto su sicurezza e degrado, se non con rare operazioni a spot prive poi di proseguo, investimenti e manutenzioni, senza un centesimo messo a bilancio e privo di una vera volontà.
Ora con il passo obbligato della stesura e applicazione del nuovo regolamento della Polizia Municipale, con il nuovo progetto sulla tecnologia delle telecamere in Cloud (non supportate ancora dal server antiquato), con gli stanziamenti necessari (155.000mila di contributo statale euro attesi su Sarzana) e con la maggiore collaborazione avviata con le Forze dell’ordine e Enti preposti, incideremo finalmente sul tutto – ha concluso – abbiamo creato un anno zero e avviato un percorso in cui la sicurezza a Sarzana non sarà più un fenomeno di percezione dei cittadini ma una tematica di cura dell’Amministrazione”.
Ieri la sinergia attuata tra il Sindaco Ponzanelli, il Questore Silvia Burdese e il Prefetto si è tradotta nell’ordine indirizzato a Reti Ferroviarie Italiane e nell’avvio della bonifica ad opera delle ditte incaricate da Rfi.
“Ieri mattina è iniziata la rimozione dei detriti di vetro e plastica, mentre un’altra ditta si occuperà degli sfalci della vegetazione che nascondono bivacchi e sporcizia – ha spiegato a Gazzetta della Spezia l’Assessore Torri contattato telefonicamente – lavoreranno presumibilmente per 15 giorni circa, su entrambi i versanti dell’area ferroviaria. La Polizia di Stato presiederà l’area soggetta ai lavori e anche la Polizia Municipale sarà parte attiva, monitorando gli sviluppi degli stessi e cercando/segnalando le zone nevralgiche dove rimuovere detriti e sfalciare, anche in maniera da eliminare fisicamente i nascondigli.
La pulizia accurata consentirà inoltre di ricavare elementi utili sull’identità degli abusivi subito dileguatisi e magari di recuperare proventi di furti – conclude – Esprimo la soddisfazione dell’Amministrazione ed i ringraziamenti nei confronti di Questore, Prefetto, Forze dell’Ordine e ditte incaricate. Siamo presenti sul posto in prima persona per monitorare tutte le criticità e seguire da vicino l’importante bonifica”.
L’intervento atteso era nell’aria da circa un mese, dopo la presa d’atto sul campo del Questore Burdese e del v.Questore Gian Luca Fargnoli, la cui ricognizione aveva confermato la necessità dell’intervento.
Una situazione per’altro spesso segnalata dai cittadini residenti nelle zone, dai Social sarzanesi e anche dalla Consulta di Crociata che già nel novembre 2018 aveva presentato una petizione pubblica congiunta a Rete Ferroviaria Italiana, alle Forze dell’Ordine e all’Amministrazione comunale sulle diffuse problematiche di sicurezza e pulizia (Potete leggere Qui)
La stessa Consulta che nel recente 24 agosto del 2019 aveva avviato una mobilitazione pubblica per denunciare ancora la questione. (Potete leggere Qui)
Ora sembra si cerchi di mettere definitivamente fine alla problematica, seppure non di facile soluzione, e di incentrare davvero l’attenzione sulla richiesta di maggiore sicurezza espressa dai cittadini e rivendicata dalla Maggioranza in carica durante la campagna elettorale.
Una problematica tanto difficile quanto importante anche per esaudire quel distinguo promesso e da molti ancora atteso.