Gli operatori della Squadra Mobile hanno proceduto, in pieno centro cittadino, all’arresto di due nomadi, N.J. classe 1993 e S.R. classe 1997, poiché colte nella quasi flagranza del reato di furto in abitazione, aggravato dalla violenza sulle cose ed in concorso tra loro, in danno di un cittadino italiano.
Nelle ultime settimane, nel centro della Spezia, anche in concomitanza delle partenze per le vacanze estive, si era registrata una recrudescenza del fenomeno dei furti in abitazione, perpetrati solitamente durante la mattina, nel corso dei quali gli ignoti autori effettuavano la “classica” forzatura della porta d’ingresso mediante strumenti atti all’effrazione (cacciavite etc.).
Per questo motivo, è stata disposta l’ulteriore intensificazione dei servizi di prevenzione e repressione sul territorio a cura della Polizia di Stato.
Proprio ieri mattina alle ore 12:20 circa, transitando in via Giulio della Torre, in prossimità dell’intersezione con via Carducci, poliziotti in borghese hanno intercettato le due nomadi che camminavano velocemente, con atteggiamento sospetto.
Reputando che le due ragazze potessero essersi appena rese responsabili di un delitto contro il patrimonio, le hanno fermate ed identificate. Le due donne avevano un atteggiamento particolarmente nervoso, e non hanno fornito valide giustificazioni in merito alla loro presenza in quella zona.
La successiva perquisizione personale ha permesso di rinvenire, sia sulle loro persone che all’interno delle borse in loro possesso, numerosi arnesi atti allo scasso (cacciaviti di piccole e grandi dimensioni, pinze, una “professionale lastra” piegata ad hoc per l’apertura dei serramenti), nonché copiosa refurtiva composta da denaro, suddiviso in banconote (euro 295,00 in banconote di vario taglio) ed innumerevoli monete (euro 203,00 di varia pezzatura), accessori medici per bambini ed articoli per la cura della persona.
Tra questi molteplici oggetti, tutti debitamente sequestrati, c'era anche un mazzo di chiavi, che ha permesso di risalire al proprietario, immediatamente contattato dagli agenti.
A seguire, mentre si portava in Questura, veniva avvertito telefonicamente dalla propria convivente, in merito al furto appena occorso nella loro abitazione, sita in via Carducci, peraltro proprio nelle immediate adiacenze del luogo del controllo delle due nomadi fermate.
Gli agenti si sono recati ad effettuare un accurato sopralluogo, comprovante l’effettiva perpetrazione del delitto, mediante scasso della porta d’ingresso, compatibile proprio con uno dei cacciaviti sequestrati.
Le persone vittime del reato, invitate presso gli uffici della Squadra Mobile, dopo aver formalizzato regolare denuncia, hanno riconosciuto con certezza assoluta la totalità di quanto loro posto in visione e trovato addosso alle due nomadi, motivo per il quale il tutto veniva loro restituito ed affidato in giudiziale custodia, in attesa di idoneo decreto di restituzione.
Agli Agenti operanti non sono mancate espressioni di sollievo e riconoscenza da parte delle vittime.
All’esito degli accertamenti sui vari alias con cui le giovani autrici del furto erano note in diverse località prevalentemente liguri e toscane, la ventiduenne risultava essere destinataria anche dell’aggravamento della misura degli arresti domiciliari, sostituita con quella del carcere con provvedimento datato 02.08.2019 emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Padova, cui si è data contestuale esecuzione.