211 questionari ai quali hanno risposto soprattutto ragazzi tra i 13 ed i 20 anni: è l'indagine condotta dalla Croce Rossa della Spezia per approfondire abitudini e stili di vita dei giovani. L'obiettivo è in particolare quello di scoprire se sono affetti, o sono a rischio, dipendenze.
Un termine, “dipendenze”, che ovviamente significa droga e alcol, ma non solo. Alle “vecchie” dipendenze, infatti, se ne aggiungono di nuove che, seppure ancora “marginali” in termini numerici, cominciano a preoccupare sia per la rapidità di diffusione tra i ragazzi, che per le conseguenze sotto il profilo sociale.
Partiamo da due numeri, uno in chiave positiva ed uno assolutamente negativo: dei 211 giovani che hanno risposto alle domande, il 49% ha detto di pensare di non soffrire di alcuna dipendenza; di contro, il 16% di coloro che si ritengono, invece, dipendenti da qualcosa, hanno ammesso il timore di non riuscire a controllare questo loro stato ed essere quindi sopraffatti dalla dipendenza stessa.
Quando si parla di dipendenze, le prime due che vengono in mente sono l'alcol e la droga.
Dei ragazzi intervistati, il 32% ha ammesso di aver provato una o più volte degli spinelli. Le note positive sono che nessuno ha risposto di aver fatto uso di LSD, ecstasy, cocaina o eroina e che il 68% degli intervistati ha specificato di non aver mai fatto uso di droga.
Ancora di più sono i giovani che si sono ubriacati almeno una volta, solo il 55%, infatti, ha risposto di non aver bevuto mai eccessivamente. Agli antipodi c'è l'1,5% che ha affermato, invece, di ubriacarsi spesso e di pensare di essere dipendente dall'alcol.
Una indagine, questa della Croce Rossa, che, senza la presunzione di voler essere scientifica, traccia però un quadro ben definito della realtà spezzina. Un fenomeno da non sottovalutare, anche perchè l'età dei ragazzi che provano alcol e droga sembra essere in calo.
Da qui l'impegno dei Giovani della Croce Rossa all'interno degli istituti scolastici, con iniziative che siano davvero in grado di attirare l'attenzione dei ragazzi e di farli riflettere.
Tra queste, senza dubbio, la testimonianza di Giorgia Benusiglio, che è già stata due volte in città e che tornerà, molto probabilmente entro la fine dell'anno, per raccontare la sua vicenda. Una storia vera, vissuta ed ora raccontata in prima persona, per mettere in guardia i ragazzi sul fatto che la droga può essere letale anche se assunta una volta sola.
Le dipendenze da droga ed alcol continuano, quindi, a preoccupare, ma a queste se ne aggiungono altre, legate ad una società che si fa sempre più virtuale e interconnessa.
Cresce infatti, anche tra i giovani, il fenomeno del gioco d'azzardo, “semplificato” dagli smartphone che permettono a tutti, con una semplice bugia sull'età, di giocare.
Smartphone e computer significano anche social network che, a loro volta, possono creare dipendenza ed una sorta di distacco dalla realtà.
Guardando proprio a queste due nuove dipendenze, i Giovani dlla Croce Rossa stanno pensando anche ad attività che sensibilizzino i genitori.
“Una volta c'erano genitori che mettevano i bimbi davanti alla tv per farli stare buoni – riflette Lorenzo Cuciniello dei Giovani CRI – ora si dà in mano ai bimbi, anche molto piccoli, il tablet o il cellulare. Posto che non lo si dovrebbe fare, almeno non con bimbi neppure in età scolare, ma se lo si fa, con i bambini ed i ragazzi, almeno si prendano delle precauzioni, si blocchino alcuni siti, si controlli cosa fanno i propri figli”.
“Sono tutte piaghe sociali – afferma l'assessore alle Politiche giovanili del Comune della Spezia Giulia Giorgi – la prevenzione è fondamentale ed è importantissimo sensibilizzare i giovani sin dai banchi di scuola. Voglio quindi ringraziare i ragazzi della Croce Rossa perchè si impegnano molto per parlare ai loro coetanei e fare loro capire davvero i rischi che corrono”.