La Guardia di Finanza della Spezia, in concomitanza con l’approssimarsi del “clou” della stagione estiva, ha effettuato una serie di interventi a contrasto del fenomeno dei noleggiatori e tassisti abusivi, presenti presso la Stazione ferroviaria ed il terminal marittimo della Spezia.
I controlli su strada sono stati preceduti da numerosi appostamenti effettuati dai finanzieri che, confusisi nell’intenso flusso di visitatori, fra cui molti stranieri, hanno potuto osservare le modalità di contrattazione tra clienti e tassisti abusivi.
Da tale osservazione, è emerso che gruppi di turisti venivano agganciati presso le stazioni da un connazionale che, facendosi individuare tramite un trolley e/o un cappellino dai colori sgargianti, li conduceva poi in zone più defilate, dove avvenivano frettolosamente le operazioni di carico su confortevoli minivan e la partenza verso le 5 Terre o altre località del Golfo dei Poeti.
In caso di pause più lunghe in attesa di nuovi turisti o di soste dedicate allo shopping in centro città, i minivan sostavano presso alcuni posteggi sotterranei, al riparo dal caldo e, soprattutto, dalla vista di possibili controllori.
I finanzieri, dopo aver monitorato le studiate procedure elusive, hanno bloccato diversi veicoli e hanno verbalizzato, in distinti episodi, i conducenti di 4 minivan con a bordo gruppi di turisti asiatici. I primi accertamenti effettuati, anche acquisendo le dichiarazioni dei passeggeri dei minibus, hanno confermato che si trattava di un servizio di noleggio con conducente, privo delle prescritte autorizzazioni.
Ai 4 conducenti è stata contestata la violazione dell’art. 86, comma 2 e dell’art. 116, comma 16 del Codice della Strada, ovvero veicolo adibito a taxi privo di licenza e guida senza patente professionale. Ai 4 abusivi è stata ritirata la patente di guida, nonché applicate sanzioni pecuniarie per complessivi 35.000 euro, mentre i 4 veicoli sono stati sottoposti a sequestro amministrativo.
Sono in corso approfondimenti per accertare il reale volume d'affari degli abusivi, anch’essi di origine asiatica, ma residenti a Milano, ad Arezzo e a Venezia, in modo da poter procedere alla tassazione dei proventi conseguiti illecitamente.
L’operazione si inserisce nell’ambito del più ampio piano a contrasto dell’abusivismo e della contraffazione predisposto dal Comando Provinciale della Spezia, con il preciso intento di rafforzare, proprio nel periodo estivo, la lotta alle attività e ai servizi resi irregolarmente ed “in nero”, che generano concorrenza sleale ed evasione fiscale.