La Giunta regionale ha deliberato anche per il 2019, su proposta dell'assessore all'ambiente Giacomo Giampedrone, la definizione dei criteri per la richiesta di contributi a favore dei comuni per la bonifica di siti inquinati. Sono stati definiti i requisiti di ammissibilità, la tipologia di interventi, i criteri di priorità e le procedure per l'assegnazione dei contributi. Le risorse disponibili ammontano a 385.496,40 euro. Sono interventi ammissibili la redazione e realizzazione di piani di caratterizzazione (le indagini preliminari che devono essere svolte sui terreni e sulle acque, su segnalazione dei tecnici dei comuni, per stabilire se un sito è inquinato); la progettazione conseguente; la realizzazione di interventi di bonifica o messa in sicurezza permanente. A parità di requisiti verrà data priorità alla presenza di cofinanziamenti da parte degli enti proponenti.
"Anche quest'anno, come avviene puntualmente dalla prima nostra delibera del 2017, finanzieremo caratterizzazione, progettazione e interventi di bonifica ambientale vagliando le urgenze che verranno segnalate dai vari territori della Liguria - ha detto Giampedrone - in netta controtendenza rispetto alle politiche del passato: anche in questo capitolo così critico e importante per la qualità della vita dei cittadini abbiamo inaugurato un nuovo corso che dà risposte puntuali e costanti alle amministrazioni comunali".
Gli interventi devono riguardare esclusivamente aree pubbliche o aree in cui le amministrazioni pubbliche ritengono di dover intervenire in sostituzione del soggetto preposto. Con l’approvazione della delibera di oggi i comuni avranno 30 giorni dalla pubblicazione sul bollettino ufficiale (che presumibilmente avverrà entro il mese di giugno) per presentare le domande, che dovranno essere corredate da relazione tecnica descrittiva e quadro economico, cartografia della zona di intervento, dati catastali, cronoprogramma dei tempi di realizzazione.