Poche settimane fa è giunta all'Ordine provinciale degli infermieri della Spezia una segnalazione, da parte di un Ente avente specifico interesse, relativa ad un infermiere in servizio da pochi giorni presso una residenza protetta per anziani convenzionata di questo territorio.
Questo signore, contando sulla norma dell'autodichiarazione, aveva assicurato di essere in possesso di entrambi i requisiti per l'esercizio della professione sanitaria di infermiere in Italia, cioè il titolo di laurea (o titolo equipollente, rilasciato fino al 1995 dalle scuole autorizzate regionali) e la iscrizione all'Ordine professionale.
Sul secondo punto, ad una rapida verifica sul data base nazionale degli Ordini, la sua iscrizione ad uno degli albi professionali italiani risultava del tutto assente; richiesto perciò di procedere subito alla iscrizione, consegnava all'Ordine una serie di documenti tra i quali spiccava una fotocopia di un ''diploma da infermiere professionale'' (titolo rilasciato fino al 1995, ed oggi valido per l'esercizio professionale, ovviamente, secondo i dettati della norma sulla equipollenza, DM Sanità 27/7/2000).
Ma la copia, relativa ad una attestazione dei primissimi Anni Novanta del XX secolo, è risultata decisamente differente da quelle del tempo, al punto che riportava nell'intestazione una impossibile, per l'epoca,''ASL 5 'SPEZZINO' : in quegli anni era infatti ancora viva e vegeta la Usl 19.
La persona non è stata iscritta all'Ordine; nel frattempo la struttura che lo aveva assunto lo ha allontanato dal servizio, ed una segnalazione è stata inoltrata, in base al dovere dell'Ente sussidiario dello Stato, ai NAS della Regione Liguria.
Con questa nota non si vuole rimarcare ciò che è normale routine e dovere istituzionale dell' Ordine professionale degli Infermieri ma, ancora una volta, ricordiamo che si rischia molto a utilizzare persone di dubbia qualifica, perchè le attività da parte di un sanitario abusivo sono sempre pericolose, poco professionali, ed ovviamente a rischio complicanze.
In questa circostanza, l'assunzione è certamente avvenuta senza i doverosi accertamenti necessari, ma anche i normali cittadini corrono rischi a non verificare, nei casi di assistenza privata al domicilio, se chi offre le sue prestazioni infermieristiche è davvero competente ed autorizzato all'esercizio professionale.
Esiste un modo estremamente semplice per verificare se la persona che vi ha appena dichiarato di essere un Infermiere lo è effettivamente, ed è quello di cercarlo sulle pagine dei siti istituzionali dell'Ordine, sia sull'albo nazionale (www.fnopi.it), sia su quello provinciale (nel nostro territorio, www.opi.laspezia.net).
Ricordiamo che questo è il solo modo per verificare la reale appartenenza alla categoria professionale, e non certo - per fare un esempio- titoli millantati o foto presenti sui profili social: questo soggetto, ad esempio, afferma nel diario Facebook di avere frequentato un corso per infermiere; ma le cose sono decisamente diverse.
OPI La Spezia
Ordine delle professioni infermieristiche
Ente sussidiario dello Stato