Il nostro Ordine quest'anno ha intensificato la formazione nel periodo (il 18 maggio avremo un evento con un moderno software, in sede in Via Taviani, per la simulazione di problemi nel post operatorio) e proprio ieri ha ufficialmente scelto il miglior lavoro, nel concorso messo in palio fra gli iscritti, dedicato alla stesura di un progetto per l'introduzione dell'infermiere di famiglia, una ormai vecchia proposta che auspichiamo veda presto la piena applicazione: c'è davvero questa necessità, a favore delle persone più fragili e per permettere loro di restare, in maggior sicurezza, nelle loro abitazioni anche a fronte di cronicità e limitazioni.
La vittoria del concorso annunciato già a febbraio, con un premio in denaro finalizzato a una formazione dedicata, è andata a Nadia Cerretti, in servizio presso l'area medica dell'ospedale di Sarzana, con un progetto che ha convinto la giuria composta da consiglieri dell'OPI e da esperti esterni.
In questa giornata, in ogni caso, non possiamo non ricordare due preoccupazione prevalenti nella Sanità provinciale: la prima è legata, come è noto, alla incertezza sul destino del nuovo ospedale.
Una incertezza che naturalmente è vissuta con preoccupazione e partecipazione da parte degli infermieri, e per questo motivo l'Ordine ha sottoscritto, con adesione tecnica, il Manifesto della Sanità spezzina.
La seconda preoccupazione dell'Ordine è legata ai ritardi nell'arrivo dei nuovi infermieri necessari a ripianare le attuali carenze sui numeri dei dipendenti ASL.
Naturalmente, in questa giornata speciale ricordiamo a tutti la presenza degli infermieri- che in molte realtà è tale per le 24 ore di ogni giorno dell'anno- non solo nella Sanità pubblica ma anche in quella privata, convenzionata e non; citiamo le colleghe ed i colleghi della Sanità militare, e delle Forze di Polizia; i dipendenti degli Enti e delle istituzioni; ricordiamo l'impegno dei Colleghi che lavorano con P.IVA (in forma singola, o come componenti di studi associati e cooperative), quindi come libero professionisti; non dimentichiamo anche quei colleghi che, per quanto non molto numerosi, lavorano come ricercatori, professori associati o in situazioni molto particolari (su navi commerciali, nelle assicurazioni, nel turismo, in impegni di cooperazione internazionale, nel volontariato e nelle più diverse situazioni).
Tra le iniziative di volontariato locale il nostro OPI, grazie ai suoi professionisti, protegge le uscite in mare dei ''ragazzi speciali'' della Fondazione Ha.Rea e partecipa al ''camper della solidarietà'' che offre assistenza e cure alle persone con situazioni di disagio e che è partito, con un importante progetto di più associazioni, Enti e Ordini, a fine aprile.