Il 14 febbraio i cacciamine Crotone e Termoli effettueranno una breve sosta rispettivamente nei porti di La Spezia e Marina di Carrara. La sosta avviene al termine di un’attività addestrativa nel Mar Ligure volta a mantenere gli elevati standard di addestramento specialistico nella caccia alle mine.
Le attività svolte dai cacciamine del Comando delle Forze di Contromisure Mine della Marina Militare (MARICODRAG) sono finalizzate a garantire il libero accesso ai porti e mantenere aperte le vie di comunicazione marittime assicurando il transito delle unità mercantili e la sicurezza della navigazione contribuendo in maniera sostanziale all’incolumità di quanti dal mare e sul mare operano quotidianamente e traggono il frutto del proprio lavoro.
Questo tipo di unità specialistica può essere impiegata sia in attività militari, quali la localizzazione e neutralizzazione di ordigni esplosivi in mare, e il controllo della sicurezza delle principali rotte marittime, sia in attività in concorso con altri ministeri, come la ricerca in mare di relitti oppure di beni d’interesse storico e culturale.
Nave Crotone sarà ormeggiata presso il Molo Italia della Spezia e sarà aperta al pubblico per le visite a bordo dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
Nave Termoli sarà ormeggiata al Molo di Ponente di Marina di Carrara e sarà aperta al pubblico per le visite a bordo dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00.
Approfondimenti
I cacciamine Crotone e Termoli fanno parte delle otto unità della classe Lerici 2^ serie (nota anche come classe Gaeta). Il loro abituale porto di assegnazione è La Spezia. A seguito della recente ristrutturazione organica, dal 01 dicembre 2014 sono stati posti alle dipendenze del Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV), per il tramite del Comando della 54^ Squadriglia Dragamine Costieri (COMSQUADRAG CINQUE QUATTRO) e del Comando delle Forze di Contromisure Mine (MARICODRAG).
Sono unità di tipo Mine Hunter Coastal (Cacciamine Costiero) appositamente progettate per la localizzazione e la disattivazione/distruzione di mine navali. Per l’esecuzione di tali operazioni entrambe le navi sono dotate di sofisticati sistemi sonar e di due veicoli filoguidati (ROV – Remote Operated Vehicle), tramite i quali è possibile rilevare e investigare ogni oggetto che giace sul fondo marino sino a profondità di circa 600 metri.