Oltre 350 mila pasti, 170 mila colazioni, 180 mila notti e oltre 230 mila euro di microfinanziamenti, sono soltanto alcuni dei servizi erogati da Caritas Diocesana La Spezia-Sarzana-Brugnato nel corso del 2018.
‘’Un anno di solidarietà e accoglienza, un impegno concreto per il nostro territorio’’, ha spiegato il direttore Don Luca Palei, ‘’un sogno che ogni anno diventa realtà grazie al cuore generoso degli spezzini e ai contributi dell’8xMille’’.
Nel dettaglio, l’Ufficio Microprestiti ha erogato nel corso dell’ultimo anno 50 microfinanziamenti per un importo complessivo di € 219.630; a cui si aggiungono ulteriori aiuti per € 13.196,59 erogati direttamente. I prestiti sono stati erogati con la collaborazione della Fondazione Carispezia Credit Agricole e della Fondazione Santa Maria del Soccorso di Genova. Inoltre, 20 pratiche sono state avviate in base alla Convenzione con l’Ordine dei Commercialisti della Spezia, per accesso alle procedure relative alla gestione del sovraindebitamento delle famiglie e delle imprese non soggette a fallimento.
Gli operatori e i volontari impegnati quotidianamento nei Centri di Ascolto Caritas di La Spezia e Sarzana hanno accolto circa 1200 persone e famiglie, tra cui circa 350 persone senza fissa dimora. Attraverso la mensa ‘Il Ristoro degli amici di Sarzana’ e il dormitorio e mensa ‘La Locanda del Samaritano’ a Pegazzano, i Centri di accoglienza, che attualmente ospitano circa 300 richiedenti asilo, sono stati erogati oltre 350 mila pasti, 170 mila colazioni e 180 mila notti
Inoltre, in continuità con gli anni passati, anche nel 2018 è andata avanti la collaborazione con il Comune della Spezia, a favore delle famiglie e persone in maggiore difficoltà.
Circa 3200 le persone raggiunte nel 2018 dall’Emporio della Solidarietà, il supermercato situato alla Spezia e Sarzana, dove persone e famiglie in temporanea difficoltà economica possono fare la spesa gratuitamente: un servizio di Caritas, gestito dalla Piccola Matita Onlus e sostenuto dalla Fondazione Carispezia insieme ai Distretti sociosanitari provinciali e alla Società della Salute della Lunigiana.