Radicale cambio di passo relativamente ai progetti di inclusione lavorativa, le cosiddette borse lavoro, da parte dell'Amministrazione Ponzanelli che ha lavorato alla stesura del bando in un'ottica di pubblicità, trasparenza e pari opportunità di accesso dei richiedenti, evitando discrezionalità nella scelta dei soggetti aggiudicatari.
Obiettivo del progetto, come noto, è quello di fornire un sostegno al reddito ai soggetti che hanno difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro tramite un’esperienza lavorativa retribuita nell’ambito di lavori ambientalmente utili all’interno del Comune presso il servizio lavori pubblici e manutentivi e/o presso altri enti pubblici del territorio. Il bando per progetti di inclusione lavorativa è stato pubblicato nel mese di settembre ed è rivolto a persone disoccupate da più di 12 mesi, residenti nel Comune di Sarzana da almeno sei mesi e con ISEE inferiore a € 7500. Nel bando è prevista l'attribuzione di un punteggio relativamente alla situazione del nucleo familiare privilegiando soggetti con figli a carico ed eventuale possesso di invalidità di soggetto del nucleo familiare. Al bando, scaduto lo scorso 8 ottobre hanno partecipato 72 cittadini sarzanesi.
La commissione di valutazione delle domande ha pubblicato in data odierna la graduatoria, che potrà essere consultata al primo piano presso la sede dei servizi sociali in via Paci 1. Risultano in graduatoria 58 cittadini: 19 sono stati invece esclusi per mancanza dei requisiti richiesti dal bando.
Nel mese di novembre saranno quindi attivati 26 progetti e percorsi di inclusione sociale. La graduatoria in essere avrà validità un anno. Durante il percorso lavorativo i partecipanti saranno seguiti da apposito tutor che fungerà da referente per la durata dell’intera esperienza di lavoro.
“Come annunciato in campagna elettorale – spiega il sindaco Cristina Ponzanelli – abbiamo voluto offrire a tutti le stesse opportunità: garantendo quindi a chiunque, partendo dalle stesse condizioni, le stesse opportunità e gli stessi servizi sempre e rigorosamente nel rispetto assoluto del nostro ordinamento giuridico.” Per i soggetti non aggiudicatari sono aperti i percorsi di mediazione lavorativa per i quali è possibile prendere contatto con i servizi sociali.
“Duole prendere atto – ha commentato l'assessore alle politiche lavorative Stefano Torri – che alcuni inserimenti lavorativi, promossi dall'Amministrazione precedente, vantano un ISEE incomprensibilmente superiore rispetto ai bisogni emersi nella media dei richiedenti e fotografati in questo bando. In particolare sono risultate domande, promosse da precedenti titolari di borse lavoro, con ISEE invidiabili e non solo superiori alla soglia dei 7500 € indicati dal bando (soglia comunemente utilizzata quale discrimine per percorsi di questo genere), ma addirittura di oltre 40000€ di ISEE. Una situazione inaccettabile che abbiamo voluto fortemente riformare indicando criteri certi, socialmente apprezzabili e condizioni a tutela delle fasce più deboli della nostra cittadinanza. La borsa lavoro riacquista anche la sua funzione naturale di ammortizzatore sociale, perdendo quella di redistribuzione del lavoro da parte dell'ente pubblico, concessa per di più in modo discrezionale. Con reiterate proroghe nel passato, durante anche anni, ne sono state difatti snaturate le funzioni e gli obiettivi. Da oggi in avanti, nel lungo periodo, permetteranno una rotazione dei beneficiari andando incontro ai bisogni della fasce più deboli, sempre nel rispetto delle pari opportunità per tutti.”