Quando il DG mi ha chiamato e mi ha spiegato il suo progetto non ho avuto problemi a tornare in Serie B, sia perchè vesto la maglia di un Club importante con una tifoseria calda e passionale, sia perchè alle spalle c'è un'idea serie e chiara, poi ovviamente toccherà a noi calciatori dimostrare di poter fare qualcosa di buono, senza contare che qui c'è uno staff di assoluto livello, altro segnale di quanta voglia ci sia di far qualcosa di buono.
Fin da piccolo nelle partite contro mio fratello nel cortile di casa venivo schierato tra i pali e così crescendo ho sempre preferito restare in quel ruolo, anche all'età in cui i ruoli non erano ancora ben definiti; è un ruolo unico sotto tutti i punti di vista, durante le partite sei da solo ed allo stesso tempo puoi permetterti cose che gli altri giocatori non possono fare, come prendere la palla con le mani; ci sono tante responsabilità, ma un portiere non deve aver timore dell'errore, bensì deve essere orgoglioso della propria identità.
Fino all'ultimo giorno della mia carriera farò in modo di migliorarmi, d'altronde non si smette mai di imparare e personalmente cerco sempre di rubare qualche segreto da tutti i compagni, allenandomi sempre con il massimo impegno; sono una persona equilibrata, sia nel bene che nel male cerco sempre di rimanere concentrato e ritengo sia il modo migliore per poter lavorare ed ottenere risultati".