Con un atto di revoca dell’autorizzazione che era stata concessa ad inizio della stagione estiva, l’amministrazione comunale di Levanto ha sospeso a tempo indeterminato lo svolgimento delle feste in spiaggia per motivi di sicurezza.
“Ci spiace - è l’amaro commento a caldo del sindaco, Ilario Agata, che nel giro di tre anni aveva gradualmente aperto la cittadina ad una ‘movida’ notturna senza eccessi anche grazie alla stretta collaborazione con le forze dell’ordine e alla responsabilizzazione degli organizzatori degli eventi - Siamo dovuti intervenire a fronte di una specifica e dettagliata segnalazione delle autorità competenti in materia di sicurezza, che non hanno addotto generici motivi di ordine pubblico, ma hanno puntualmente elencato alcuni episodi accaduti nelle ultime due settimane che hanno comportato una grave ‘violazione dell’ordine e della sicurezza pubblica’”.
Nella relazione inviata al Comune, oltre a risse e ad aggressioni, sono esplicitamente citati “furti di biciclette, cassonetti dell’immondizia rovesciati, persone che urlano ed urinano nel centro del paese”.
Di qui la richiesta di valutare sia la sospensione a tempo indeterminato degli eventi notturni (soprattutto le feste in spiaggia), sia di ridurre l’orario di apertura degli esercizi commerciali durante le ore notturne.
Di fronte alla sconsolante evidenza dei fatti, il primo cittadino ha così deciso di mettere uno “stop” alle feste in spiaggia e convocare un incontro con gli organizzatori per approfondire ancora gli aspetti relativi a questo tipo di eventi e verificare cosa non ha funzionato e se sia possibile ripristinare quelle condizioni di assoluta sicurezza e di mantenimento del decoro urbano che una cittadina turistica con un’immagine positiva ormai consolidata che si avvia verso il periodo più affollato dell’anno deve poter garantire a residenti e villeggianti.
“Sono davvero sconfortato - dice Agata, che, proprio per accentuare l’attenzione sulla gestione della sicurezza, nella redistribuzione di alcuni incarichi avvenuta la scorsa estate aveva acquisito la delega alla Polizia municipale - e mi spiace per quella parte sana dei nostri giovani che per colpa del solito manipolo di facinorosi provocatori che frequentano le feste solo per cercare l’incidente è costretta a subire una limitazione della legittima libertà di socializzare condividendo con amici e ospiti momenti di sano divertimento. Però la situazione è grave e non possiamo sottovalutarla. Levanto deve continuare ad essere la cittadina che si è fatta conoscere ed apprezzare per essere riuscita a far convivere, anche nei periodi di maggiore afflusso turistico, le diverse esigenze e aspettative di tutti coloro che la frequentano. E questo può accadere solo con il rispetto delle più elementari regole di civile convivenza”.