Dopo due giorni intensi di workshops per favorire la condivisione e la collaborazione tra gli oltre 600 partecipanti e relatori provenienti da tutto il mondo, inizia la Conferenza della Società Europea per i Cetacei.
L’evento, patrocinato dal Comune della Spezia, si è aperto domenica mattina con il benvenuto da parte del Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini a tutti i partecipanti confluiti al teatro civico per questo evento internazionale .
"Vorrei innanzitutto ringraziare gli organizzatori di ECS per aver scelto la nostra Città come ospite per questo convegno che ci ha offerto un grande prestigio internazionale oltre che un'occasione di riflessione importante sul nostro mare - dichiara il Sindaco Pierluigi Peracchini - Gli studi degli oltre 600 scienziati confluiti nel nostro territorio ci hanno regalato la possibilità di guardare al mare con occhi nuovi e con una consapevolezza più forte: difenderlo come bene più prezioso. E' necessaria, allora, una promozione dell'educazione ambientale fin dalle scuole che in questi mesi, infatti, sono state fra le protagoniste con i loro progetti artistici e scientifici condotti in sinergia con ECS e che vi esorto a visitare al CAMeC. La trasformazione della nostra società in chiave ecologica dipende non solo dalle grandi scelte ma anche dai comportamenti dei singoli e la politica dinnanzi a questa sfida non può sottrarsi e ha estremo bisogno della ricerca per invertire la rotta degli ultimi decenni e intraprendere così la strada dell'equilibrio, della preservazione, di uno sviluppo ambientale compatibile con quello umano. Di queste giornate la Città avrà un ricordo prezioso che, credo, saprà trasformare in importanti svolte per il suo futuro".
A seguire l’intervento di Vienna Eleuteri, presidente dell’istituto di ricerca italo-olandese Eulabor Institute e principale organizzatore della conferenza, che ha ribadito l’importanza dell'implementazione di modelli e politiche di sostenibilità integrate per raggiungere obbiettivi e benefici concreti sia per l'uomo sia per la tutela delle risorse naturali.
Ad inaugurare le 75 presentazioni e 242 posters su 12 grandi macrotemi è stato Giuseppe Notarbartolo di Sciara, eccellenza scientifica italiana riconosciuta a livello mondiale. In questo coinvolgente intervento è stato descritto lo stato di salute del Mare Nostrum e l’importanza di lavorare insieme per ricostruire la ricchezza biologica che da sempre caratterizza il Mar Mediterraneo.
Un impegno comune che parte proprio dall’importanza della ricerca e dalla valorizzazione delle risorse ambientali del territorio per lo sviluppo sostenibile come sottolineato da Francesca Santoro della Commissione Intergovernativa Oceanografica dell’UNESCO nel discorso di apertura.
Un’attenzione particolare è stata dedicata al Santuario dei Cetacei Pelagos, area di elevato valore ambientale più vasta dell’intero territorio dell’Austria. Compreso tra Italia, Principato di Monaco e Francia, “Un esempio che ha fatto la storia della cooperazione internazionale e della creazione di strumenti innovativi per la tutela del nostro patrimonio marino” sottolinea Vienna Eleuteri che con Eulabor Institute sta lavorando perché Pelagos continui ad essere un modello all’avanguardia nel panorama internazionale.
il Santuario Pelagos copre una superficie di 87.500 km2 ed è stato istituito per proteggere in primo luogo la fauna più delicata e rappresentativa del Mediterraneo, quella dei cetacei (balene e delfini), ma necessariamente anche tutto il resto dell’ecosistema, dal fitoplancton ai pesci.
Il primo giorno di conferenza si è concluso con una serata al Teatro Civico aperta non solo ai delegati, ma all’intera comunità spezzina che ha partecipato numerosa e con grande entusiasmo ha assistito alla proiezione di diversi documentari e cortometraggi sul mare e i suoi abitanti.