“Facciamo riferimento allo stop della circolazione dei mezzi pesanti introdotto da gran parte delle Prefetture d’Italia a partire dalle ore 22 del 25 febbraio 2018 “fino a cessate esigenze”. – spiega Pierluca Mainoldi membro della Presidenza Nazionale CNA Fita -. Premesso, che la sicurezza della circolazione è un valore di interesse generale cui tutti teniamo, in primo luogo proprio per noi autotrasportatori che svolgiamo l’attività lavorativa su strada, in relazione ai provvedimenti adottati e da osservare fino a revoca ci sentiamo in diritto di poter evidenziare alcuni aspetti.
I preannunciati eventi atmosferici, - prosegue Mainoldi -, non stanno causato difficoltà di circolazione nelle autostrade e nelle principali strade del nostro Paese che sono libere da neve e comunque possono essere fronteggiati con le normali dotazioni invernali di cui i trasportatori sono muniti in osservanza delle norme del Codice della Strada. La chiusura delle strade comporta per noi un mancato incasso, stimato in 5 milioni di euro al giorno per l’intero comparto. Inoltre, i divieti sono stabiliti dalle Istituzioni locali e determinano diverse prescrizioni da regione a regione. Il risultato è di decine di migliaia di autisti di camion bloccati sui piazzali ai caselli e lungo le strade, senza alternative e con carichi in ritardo rispetto alle consegne.
Chiediamo con urgenza – conclude il referente della Presidenza Nazionale CNA Fita -, che i provvedimenti di blocco della circolazione vengano revocati consentendo, nell’interesse generale, la libera circolazione delle merci e dei veicoli”