Si procederà tramite bandi.
L’amministrazione comunale di Sarzana ha approvato le proposte dell’assessore Nicola Caprioni di istituire l’albo delle BOTTEGHE STORICHE in conformità a quanto previsto dall’ articolo 16 della legge regionale n.29 del 10 luglio 2002 della Regione Liguria e recepito dal Piano del Commercio del Comune di Sarzana.
E’ prevista la pubblicazione di un bando. Le imprese, commerciali o artigianali dell’intero territorio comunale, che abbiano maturato i requisiti, potranno fare richiesta di essere inserite nell’albo delle botteghe storiche, se hanno i requisiti definiti dalla legge. Devono essere imprese che da più di 50 anni esercitano la stessa attività nella stessa sede. E’ importante dimostrare il carattere storico con arredi originali, utensili, macchinari, strutture, ma anche foto e documenti che ne attestino la storia. Non ha importanza invece il fatto che, nel frattempo, siano cambiati i titolari o sia cambiata la forma societaria dell’impresa.
Le imprese saranno identificate, anche ai fini di valorizzazione per scopi turistici del tessuto commerciale sarzanese, da una targa esterna con i loghi del comune di Sarzana, della Regione Liguria e dell’Unione Europea. All’interno i locali potranno invece fregiarsi di un diploma da appendere ai muri.
Analogo provvedimento riguarda LE ECCELLENZE DELL’ARTIGIANATO ARTISTICO. Riguarda le imprese artigiane classificate nei mestieri del settore artistico (Orafi, ceramisti, vetrai, liutai, abbigliamento su misura, restauratori, decoratori, ecc.), che hanno la propria attività nel comune di Sarzana e che devono fare richiesta al comune per ottenere il riconoscimento.
Anche queste imprese saranno identificate da una targa esterna e da un diploma interno all’azienda rilasciati dal comune.
Per tutte le imprese interessate è poi prevista la valorizzazione tramite siti, pubblicazioni ad hoc e altre idonee iniziative.
Purtroppo dagli elenchi forniti dalla Camera di Commercio risultano solo 11 attività con queste caratteristiche, mentre in realtà le aziende sono molte di più, anche perché le Camere di Commercio registrano come nuova azienda ogni cambio nella composizione sociale (ad es. passaggio da ditta individuale a società o viceversa), mentre la legge non prevede questo criterio. Occorre che chi è interessato faccia domanda al comune per ottenere il riconoscimento.
Ogni elenco di nomi apparso + solo a titolo di esempio e non ha nessun valore ufficiale, quindi le imprese citate dovranno fare domanda, così come quelle non citate che sono molte e che il comune sollecita a far conoscere la loro posizione.
Il comune fa appello a tutti gli interessati, perché segnalino le attività che hanno i requisiti richiesti all’ufficio commercio al fine di ottenere il riconoscimento.