ACCOGLERE CON GIOIA LE NUOVE VITE
di Giuseppe Savoca
Si tiene oggi 4 febbraio la Giornata per la vita, preparata in diocesi dalla veglia di preghiera e di riflessioni che si è svolta venerdì sera nella chiesa di San Paolo alla Pianta. La Veglia, presieduta dal vescovo Luigi Ernesto Palletti, ha visto le testimonianze, molto seguite dai presenti, di Irene Sisi e di Claudia Francardi. Irene e Claudia, toscane, fanno parte dell’associazione “AmiciCainoAbele”: un’associazione costruita intorno ai grandi temi della riconciliazione, del perdono, dell’amore, lungo una strada nella quale anche Abele e Caino possano prendersi per mano. Al centro, sempre, il valore supremo della vita, che il nostro tempo – è stato detto con forza – deve saper riscoprire e valorizzare. In tale contesto, il mese di febbraio, dedicato appunto al tema della vita, vedrà alla Spezia una nuova, importante iniziativa dell’associazione “La famiglia” e del consultorio di ispirazione cristiana “Itala Mela”. Si tratta di un vero e proprio “percorso”, di amicizia, di collaborazione e di formazione dedicato ai futuri genitori organizzato nell’ambito del programma dell’ufficio diocesano per la Pastorale della famiglia. «La famiglia – spiegano gli organizzatori – è l’ambito non solo della generazione, ma anche dell’accoglienza della vita che arriva come dono di Dio. Ogni nuova vita, come è scritto in “Amoris Laetitia”, “permette di scoprire la dimensione più gratuita dell’amore, che non finisce mai di stupirci. È la bellezza di essere amati prima: i figli sono amati prima che arrivino”». Questo brano ricorda a tutti la bellezza di essere famiglia, in quanto grembo “che accoglie la vita, che la ama” sin dal suo primo istante. La nascita di un figlio, peraltro, cambia notevolmente la vita di coppia, le abitudini personali. E’ un misto insondabile di sensazioni uniche ed irripetibili, gioie, dubbi, timori, ansie, che una coppia incontra lungo il periodo dell’attesa. L’arrivo di un figlio è anche per i genitori l’inizio di una nuova vita, arricchita di tante novità. Di qui l’iniziativa che prenderà il via sabato 17 febbraio (tra due sabati) nella sede della “Famiglia”, in via Cadorna 24 alla Spezia. Attraverso incontri con operatori specializzati di varie discipline (psicologo, infermiera pediatrica, nutrizionista, musicoterapeuta) verranno così offerti alle future mamme e ai futuri papà consigli pratici volti a far loro affrontare con il massimo di serenità e di consapevolezza momenti così speciale e importanti come quelli che li attendono. Gli incontri, gratuiti, si terranno il sabato pomeriggio dalle 17 alle 19. Tutte le coppie interessate possono partecipare: per meglio organizzare le attività si consiglia comunque di iscriversi, telefonando al numero 393.1479654. Le offerte raccolte oggi in tutte le chiese della diocesi andranno a sostengo del consultorio “Itala Mela” e dei cosiddetti “punti famiglia”.
Incontri dei giovani
Venerdì prossimo 9 febbraio si terrà a Sarzana, nei locali del seminario vescovile, l’ultimo incontro vicariale rivolto ai giovani e alle giovani in preparazione del prossimo Sinodo dei vescovi. Anche a questo incontro, fissato per le 19 nei locali di via Mascardi 83, sarà presente il vescovo: monsignor Palletti dialogherà con i giovani sui temi caratteristici della loro riflessione. Gli incontri vicariali nella prospettiva del Sinodo 2018 sono organizzati dalla consulta diocesana di Pastorale giovanile e dal centro per le vocazioni. I precedenti incontri si sono svolti alla Spezia (vicariato urbano I a Cristo Re e vicariato urbano II alla Pianta), a Levanto, a Brugnato e a Ceparana. I giovani di tutta la diocesi si ritroveranno poi ancora sabato 17 febbraio, alla Spezia, per la “penitenziale” di inizio Quaresima.
Giornata del malato
Nel 1992 Giovanni Paolo II istituì per tutta la Chiesa universale la Giornata del malato, fissata nel giorno della ricorrenza della Madonna di Lourdes, 11 febbraio, o nella domenica più vicina. Da allora, ogni anno, la Giornata viene celebrata con varie iniziative anche nella diocesi della Spezia – Sarzana – Brugnato. Così domenica prossima, 11 febbraio, il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti celebrerà alle 15 la Messa per le persone malate e per i loro familiari nella chiesa parrocchiale di San Pietro a Mazzetta. E’ la chiesa che ospita una cappella dedicata alla Madonna di Lourdes e presso la quale ha sede la sezione spezzina dell’Unitalsi, l’organizzazione che ogni anno si occupa di accompagnare le persone malate a Lourdes e in altri santuari. Nei giorni precedenti e seguenti il vescovo visiterà i reparti degli ospedali provinciali.
La scelta dell'ora di religione
Nello scorso anno scolastico, l’84 per cento degli studenti della provincia della Spezia, nelle scuole di ogni ordine e grado, ha scelto di avvalersi dell’insegnamento di Religione cattolica. Per la precisione, gli “avvalentisi” sono stati 22.883 su un totale di 27.247. Occorre tenere presente che, da diversi anni a questa parte, sta crescendo in maniera significativa anche nelle scuole spezzine la percentuale di alunni che appartengono a famiglie non italiane, molte delle quali di religione islamica. In tutto gli alunni non italiani sono 3151. Se al totale degli alunni togliessimo tale componente, la percentuale degli alunni che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica salirebbe all’87 per cento. E’ vero che rispetto a trent’anni or sono, quando venne introdotta in Italia la facoltà di scegliere o meno l’insegnamento religioso, c’è stato un leggero calo: in quegli anni si superava il 90 per cento. Ma se teniamo conto dei processi di secolarizzazione in atto, così come della citata presenza sempre più significativa di alunni di religione islamica, appare chiaro che si tratta di un calo molto contenuto. Per di più solo in piccola parte i “non avvalentisi” frequentano la cosiddetta “ora alternativa”. L’ora di religione viene infatti percepita sia dalle famiglie sia dagli alunni come un valore aggiunto ai diversi percorsi scolastici in quanto concorre alla formazione globale del cittadino. I valori proposti dal Cristianesimo, quali l’uguaglianza, la solidarietà, la giustizia, il rispetto dell’altro, la difesa del creato sono ormai divenuti patrimonio per l’intera umanità. Purtroppo c’è chi ritiene, come l’Uaar, “Unione atei agnostici e razionalisti”, di dover contrastare l’ora di Religione cattolica. In nome di una asserita maggiore libertà dei propri figli, i genitori dovrebbero privarli di un’occasione di crescita, rimandando la scelta ad un imprecisato domani, quando magari potrebbe essere troppo tardi. Per fortuna i genitori italiani, nelle loro scelte, continuano a mostrare maggiore saggezza.
Gli auguri di suor Candida
Suor Candida Nanni, la storica collaboratrice di padre Dionisio al “Sorriso francescano” di Spezia (nella foto, di molti anni fa, li vediamo insieme), ci ha pregato di far sapere ai lettori e ai suoi tanti amici che non si dimenticata di loro. Ormai avanti con l’età, non può più risiedere a villa Podestà, sui colli spezzini, ad accudire i bambini bisognosi e le loro famiglie. Ma è sempre attenta e bene informata su quello che accade in un luogo così straordinario e importante. Così suor Candida, che appartiene alle Piccole Ancelle del Bambin Gesù, ci prega di salutare tutti a suo nome, in particolare nella preghiera e nel ricordo dell’indimenticato padre Dionisio. E noi lo facciamo volentieri.
Una Messa per i malati
Fu nel 1992, quindi ormai ventisei anni or sono, che Papa Giovanni Paolo II istituì per tutta la Chiesa universale la Giornata del malato, fissandola nel giorno della ricorrenza della Madonna di Lourdes, 11 febbraio, o nella domenica più vicina. Da allora, ogni anno, la Giornata viene celebrata con varie iniziative anche nella diocesi della Spezia – Sarzana – Brugnato. Così domenica prossima, che quest’anno coincide con l’11 febbraio, il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti celebrerà la Messa per le persone malate e per i loro familiari. La Messa sarà celebrata alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Pietro a Mazzetta. E’ la chiesa che ospita una cappella dedicata alla Madonna di Lourdes e presso la quale ha sede la sezione spezzina dell’Unitalsi, l’organizzazione che ogni anno si occupa di accompagnare le persone malate a Lourdes e in altri santuari. In questa occasione possono essere accompagnate in chiesa per partecipare alla celebrazione anche persone malate o invalide, ovviamente con il consenso dei familiari e dei sanitari. E’ un momento di accoglienza, di gioia e di condivisione, perno annuale di quella che da molti anni ormai si chiama la “pastorale sanitaria” e che vede, in diocesi, la partecipazione attiva di molti volontari. Proprio il personale volontario che presta il suo servizio, a diverso titolo, nelle strutture ospedaliere è alla base della proposta, condivisa dai cappellani ospedalieri, di celebrare quest’anno anche una Veglia di preghiera in preparazione alla Giornata del malato. La Veglia è stata fissata per sabato prossimo 10 febbraio, vigilia della Giornata, con inizio alle 21 nella chiesa dell’ospedale civile della Spezia, dedicata ai Santi Andrea e Cipriano. La Veglia vedrà la presenza del vescovo. Nei giorni seguenti monsignor Palletti visiterà inoltre i reparti degli ospedali provinciali, alla Spezia e a Sarzana.
L'eroismo di un sacerdote
E’ stato presentato ieri a Santo Stefano Magra, nel cinema parrocchiale, il libro “Gli anni della guerra e dell’occupazione nazista”. Il libro, scritto da Pier Vittorio Pucci, raccoglie una notevole messe di testimonianze e di ricordi sulle vicende belliche e sulle grandi sofferenze della popolazione, costretta a subire bombardamenti, distruzioni ma in modo particolare ritorsioni e deportazioni da parte degli occupanti nazisti. Un ruolo significativo il libro lo assegna al giovane parroco di allora, don Oronte Sarbia, portando alla luce un gesto di grande eroismo di cui il sacerdote si rese protagonista a beneficio della popolazione a lui affidata. Era la fine del novembre 1944, quando si svolse in Val di Magra l’ultimo feroce rastrellamento nazi–fascista. Don Sarbia, trentacinquenne, era entrato in parrocchia da pochi mesi, avendo sostituito il defunto parroco precedente don Giovanni Callegari. I tedeschi arrivarono all'improvviso nel centro storico di Santo Stefano, rastrellando uomini e donne, e minacciando di trasferirli in Germania se non di passarne per le armi alcuni. A quel punto don Sarbia si fece avanti protestando vivacemente con i tedeschi e dicendo loro: “Piuttosto prendete me al loro posto e, in nome di Dio, lasciate libera questa gente innocente”. Dopo qualche tempo, i rastrellati furono tutti rilasciati e in molti attribuirono la loro salvezza proprio anche all’intervento del parroco. Intervento coraggioso anche perché, solo pochi mesi prima, un altro sacerdote diocesano, don Emanuele Toso, era stato fucilato di fronte alla sua chiesa, a Lavaggiorosso, presso Levanto. Don Sarbia, rimasto in parrocchia sino al 1984, quasi mai parlò pubblicamente di quel giorno del 1944. Ma la gratitudine dei santostefanesi rimase sempre molto forte anche per il ricordo del suo gesto.
Egidio Banti
Incontro “Terza età”
Continuano alla Spezia gli incontri formativi per gli appartenenti al gruppo “terza età” dell’Azione cattolica diocesana. Il prossimo incontro si terrà giovedì 8 febbraio alle 16 nel salone “Fanelli” della cattedrale di Cristo Re. Il professor Carlo Lupi interverrà sul tema già trattato da monsignor Gian Luca Galantini, “Viandanti della fede, seminatori di speranza”: lo stesso tema, visto però da una prospettiva laicale. L’invito è per tutti.
”Candelora” a Soviore
A Soviore, sopra Monterosso, si celebra oggi 4 febbraio alle 16 la tradizione popolare e religiosa della “Candelora”. Le candele vengono benedette nel piazzale, quindi i fedeli, provenienti da tutte le Cinque Terre e dalla Riviera di Levanto, raggiungono il santuario per la Messa.
Messa per gli alpini
Oggi 4 febbraio a mezzogiorno i numerosi spezzini che fanno parte dell’Associazione nazionale alpini si ritrovano, con i loro dirigenti e con i familiari, a celebrare la festa del loro sodalizio. Si ricorda oggi in particolare il settantacinquesimo anniversario della battaglia di Nikolajewka, combattuta dagli alpini in Russia durante la seconda guerra mondiale. Alle 12, nella cripta della cattedrale di Cristo Re, il vescovo Luigi Ernesto Palletti celebrerà una Messa a suffragio dei caduti.
Scuola della Parola
Si è svolto a Molicciara il secondo incontro della “Scuola della Parola” promossa dal centro diocesano di Azione cattolica. Lo ha guidato don Manrico Mancini sul tema “Eccomi, sono la serva del Signore”, presenti persone anche di numerose altre parrocchie, come Ceparana e Cristo Re. Il prossimo incontro si terrà a Lerici nel salone parrocchiale venerdì 16 febbraio alle 21. Don Renzo Cortese tratterà il tema “Venite e vedrete”.
Si è spento Plinio Santini
Si è spento alla Spezia Plinio Santini. Aveva novantuno anni. Geometra ed apprezzato professionista, ha avuto otto figli, due dei quali, don Andrea e don Filippo, sono divenuti sacerdoti. I funerali sono stati celebrati nella parrocchia di San Paolo alla Pianta, da lui sempre fedelmente frequentata sino a pochi giorni prima del ricovero in ospedale. Molti i presenti in chiesa, per dare l’ultimo saluto ad una persona di grande dirittura morale e di straordinario affetto verso la famiglia. Oltre alla vedova Gabriella e ai figli, Plinio lascia ben diciotto nipoti. A tutti loro, le nostre più sentite condoglianze.
Xilografie di Mantelli
Venerdì alle 17 si inaugura alla Spezia, nella sede del centro “Angiolo Del Santo”, una mostra di xilografie del celebre artista del primo Novecento Emilio Mantelli. La mostra è curata da Valerio Cremolini e da Fabrizio Mismas per l’Unione cattolica artisti italiani, e resterà aperta sino al 28 febbraio, dal martedì al sabato, dalle 17.30 alle 19. Mantelli, genovese, è noto alla Spezia per la collaborazione con Ettore Cozzani e con la rivista “L’Eroica”. Morì poco più che trentenne nel 1918 per una malattia contratta al fronte: di qui l’iniziativa di ricordarne il centenario.