A seguito degli incontri presso la sede dell'Ente Parco con le Associazioni rappresentanti le categorie agricole, i produttori e gli agricoltori delle Cinque Terre, il Parco nazionale delle Cinque Terre si è adoperato presso la Regione Liguria per favorire l'adozione di misure atte a semplificare le procedure di recupero dei terrazzamenti agricoli.
Con legge regionale n. 29 del 2017, il cosiddetto collegato alla legge di stabilità, il Dipartimento Agricoltura, Turismo, Formazione e Lavoro Settore Politiche della Montagna e della Fauna Selvatica della Regione Liguria ha apportato modifiche essenziali al Regolamento delle prescrizioni di massima e di polizia forestale, tra cui l'abrogazione delle parole "in costanza di coltivazione del fondo" nell'articolo 58 in riferimento ai muretti a secco.
"In questo modo - conferma Vincenzo Resasco, presidente Facente funzioni del Parco - si applica direttamente quando individuato dalla legge regionale numero 4 del 1999 che, all'articolo 35, prevede non siano soggette ad alcun titolo abilitativo la manutenzione e il ripristino di muretti di fascia, che non determinino alterazioni delle caratteristiche dimensionali, formali, funzionali e tipologiche della struttura originaria, fatto salvo quanto previsto per i muretti a secco nel regolamento di cui all'articolo 48. Un ulteriore passo - aggiunge Resasco - per dare incremento impulso al recupero del territorio e facilitare il lavoro degli agricoltori delle Cinque Terre".
"Con le modifiche apportate, gli agricoltori - conclude Resasco - possono ripristinare i muri di fascia di terreni abbandonati nei terreni oggetto di recupero. Questo è il primo passo verso l'auspicata semplificazione amministrativa per rendere sempre meno complicato il recupero delle terre incolte. Il Piano del Parco sarà un ulteriore strumento per l'ottenimento degli obiettivi e delle attese degli agricoltori del territorio".