“Siamo contro lo spezzettamento e per una prospettiva industriale seria e duratura”: cosi Lara Ghiglione, Segretaria generale della CGIL spezzina, sul tema della crisi di Marinella.
Prosegue Ghiglione: “Come CGIL riteniamo prioritaria la totale salvaguardia dei livelli occupazionali. Questo si può fare solo non cedendo a tentazioni di speculazione su un’area che deve mantenere la sua vocazione di industria agricola di qualità e sostenibile. Ben vengano quindi proposte che vanno nella direzione di mantenere l’integrità aziendale e del sito e di operare investimenti in innovazione, occupazione e strutture. Il latte di Marinella per il nostro territorio è un’istituzione e rappresenta una storia e un patrimonio di competenze che non solo non vanno assolutamente smantellati, ma rilanciati per un nuovo sviluppo della zona”.
Sulla vicenda la Cisl interviene con il segretario confederale Mirko Talamone: "Chi amministra il territorio e ha responsabilità di governo a vario titolo deve avere oggi come obiettivo unico la tutela dell’azienda agricola nel suo complesso e il lavoro di 25 famiglie. La politica la smetta di strumentalizzare la crisi della fattoria per illusorio vantaggio di parte e crei le condizioni per favorire l’accordo con liquidatori e renovo. Ne va anche del futuro di un’area vasta importantissima dal punto di vista agricolo, ma più in generale destinata pure ad un rilancio turistico attraverso investimenti a difesa del territorio e per uno sviluppo sostenibile. Oggi da una situazione di crisi si devono gettare le basi per un’opportunità e su questo chiediamo a chi amministra il territorio risposte chiare e partecipazione vera a cominciare dall’iter del nuovo Puc".