"One billion rising", fondato dalla femminista Eve Ensler, autrice de "I monologhi della vagina", celebra quest'anno il suo quindicesimo anniversario con iniziative che in tutto il mondo mobiliteranno circa un miliardo di partecipanti, tra cui molte delle donne che durante la loro esistenza hanno subito violenza.
"Sarà un momento di incontro, per riflettere, manifestare e ballare – dice Olivia Canzio, assessore alle Politiche sociali del Comune, particolarmente sensibile al tema dei diritti delle donne e delle categorie più deboli della società - Solo riunendo donne e uomini nelle maggiori piazze italiane potremo far sentire la voce di chi rifiuta la sottocultura dello stupro e della violenza. E ricordando che in Italia è solo grazie alle grandi battaglie fatte dalle donne e dalla sinistra durante gli anni Settanta che si sono conquistati diritti civili come il divorzio e la legge sull'interruzione della gravidanza".
Canzio ricorda anche la manifestazione del 2011: "Era il 13 febbraio quando in milioni, tra donne e uomini, scendemmo nelle maggiori piazze italiane a lanciare un appello per reagire ad un modello degradante per le donne e lesivo della nostra dignità e delle istituzioni ostentato dall'allora Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi. Un modello fin troppo presente nella società, e che purtroppo ha lasciato il segno anche nel 2012 con innumerevoli episodi di violenza sulle donne di tutto il mondo, il più brutale dei quali è stato lo stupro e l'uccisione di una giovane indiana".