L’assemblea dei delegati di Confagricoltura Liguria, tenutasi il 17 luglio all’Hotel Bristol Palace di Genova, ha con voto unanime eletto alla presidenza di Confagricoltura Liguria per il triennio 2017 – 2020, Luca De Michelis.
Luca De Michelis, 49 anni, sposato e un figlio, è dottore in agraria, imprenditore agricolo della Piana di Albenga dove conduce un’azienda che ha una produzione monovarietale di dipladenia. Già presidente di Confagricoltura Savona, Presidente del Distretto florovivaistico ligure e vice presidente nazionale della FNP “florovivaismo” di Confagricoltura, succede a Renato Oldoini.
Alla vice presidenza sono stati eletti: Sandra Santamaria, presidente di Confagricoltura Imperia, Enrico Noberini, presidente di Confagricoltura Genova e Carmelo Pangallo, presidente di Confagricoltura La Spezia.
Impegni chiari quelli del neo presidente che nel discorso di insediamento ha “ribadito la necessità di un ruolo primario di Confagricoltura nella pianificazione territoriale dove troppo spesso alle imprese agricole vengono ‘sottratti’ i terreni minori e destinate aree marginali dove è difficile poter produrre con le innovative tecniche per stare al passo coi competitor stranieri”.
“Abbiamo bisogno – ha sottolineato il presidente regionale di Confagricoltura – di qualità nell’agroalimentare, di difesa di queste nostre tipicità, non dimenticando che una ‘protezione’ va pensata anche per le piante aromatiche, laddove siamo incontrastati leader europei e laddove occorre una denominazione protetta per valorizzare questa nostra eccellenza”.
Non sono mancati, nel discorso di insediamento, i riferimenti alla siccità che qui come altrove, ha precisato Luca De MIchelis “sta gravemente colpendo vitivinicoltura e olivicoltura. Molto deve essere fatto – ha continuato – per un migliore utilizzo delle acque – se si pensa che solo il 17 % di quelle piovane riesce ad essere riutilizzato in agricoltura”.
Chiaro anche il connubio territorio – prodotti – turismo, laddove, secondo De Michelis “occorre ‘sfruttare’ al meglio il veicolo dell’agriturismo come volano per l’intero comparto anche ricettivo – turistico”.
Infine un accenno alle problematiche sull’attuazione ed i ritardi del Piano di Sviluppo Rurale per il quale Confagricoltura Liguria intende “marcare” stretto i vari attori che stanno cagionando un ritardo ormai non più accettabile arrecando gravi danni alle aziende che investono in innovazione di prodotto e di processo.