La Asl 5 spezzina garantisce l’assistenza ai pazienti con patologia autistica grazie alla presenza di due Centri per la diagnosi ed il trattamento dell’Autismo, uno alla Spezia e l’altro presso il servizio di Sarzana.
Il percorso assistenziale (0-17 anni) prevede:
- screening all’età di 18 mesi in collaborazione con i pediatri di libera scelta ma anche interventi sui nidi del Distretto 17,18 e 19 (accordo sottoscritto nel giugno scorso);
- trattamento dei minori presso i servizi socio sanitari fino all’incirca all’epoca della scuola Secondaria di primo grado;
- in pre/adolescenza (Progetto Pontremoli), intervento sulle autonomie personali, domestiche e sociali (girare per il territorio, saper prendere un bus, fare la spesa, ecc.). Sempre in adolescenza, implementazione delle competenze che un domani possono diventare un lavoro, seppure protetto;
- protocollo di passaggio ai Disabili adulti e/o alla Salute Mentale adulti; continuità assistenziale con le Associazioni presenti sul territorio.
La Asl5 ha quindi completato l’intero percorso di presa in carico, nei prossimi mesi aprirà un ulteriore Centro ad Ortonovo.
In merito, poi, al caso specifico riferito dai quotidiani, il Direttore della S.S.D. Neuropsichiatria Infantile Franco Giovannoni precisa: “Pochi giorni fa il papà del ragazzo si è recato presso il Servizio di Sarzana e ha affermato di non aver mai inteso muovere critiche al nostro operato ma, semmai, di volersi complimentare, anche alla luce dei progressi riscontrati nel figlio. In merito alle preoccupazioni dei familiari circa la possibile assenza dell’educatrice di riferimento nel periodo estivo, possiamo rassicurarli. Inoltre è operativo un gruppo di lavoro sull’autismo direttamente sul territorio di Sarzana per il periodo estivo” .
La vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Sonia Viale aggiunge poi che “Regione pone grande attenzione e impegno rispetto al tema delle famiglie con familiari affetti da patologia autistica. È attivo da tempo un tavolo dedicato specificamente all’autismo che vede la presenza non solo degli specialisti di tutte le Asl liguri ma anche delle associazioni dei genitori. Il tavolo lavora assiduamente sullo scambio di buone prassi per arrivare sia all’adozione di un metodo di lavoro comune e di eccellenza per l’intero territorio ligure sia a liste d’attesa uniche, così da garantire il loro abbattimento”.