“Siamo molto soddisfatti di questo risultato; la donazione di questo fondamentale arredo funzionale è stato per noi un obiettivo importante al quale abbiamo lavorato per tutto il 2016, con la raccolta fondi nelle varie iniziative organizzate sul territorio in collaborazione con il Consorzio Turistico”, dicono dall’AVIS levantese.
“Donare una poltrona dal costo di oltre 3000 euro dimostra, se ce ne fosse bisogno, il grande attaccamento della nostra sezione AVIS all’ospedale S. Nicolò; il legame che ci unisce al nostro territorio ci rende presenti e attivi con molte iniziative, oltre l’appuntamento quindicinale di raccolta sangue dai donatori e mensile del plasma. Organizziamo, grazie all’apporto di molti nostri volontari, eventi legati al turismo, che coprono l’intero arco dell’anno, con il fine di far conoscere la nostra associazione, di reclutare nuovi donatori e di raccogliere fondi per iniziative benefiche. Si parte infatti con il “tuffo nell’anno nuovo” il primo di gennaio, per passare alla festa di carnevale, la pentolaccia, per arrivare al tuffo sotto le stelle la notte di S. Lorenzo. Organizzare questi eventi ci ha permesso, durante il 2016, di raccogliere i fondi necessari per donazioni in denaro, come quella nei confronti dell’Istituto Giannina Gaslini, che quest’anno è stata di 3500 euro e in beni, come questa poltrona che va, finalmente, a incrementare, le due già presenti”.
La sezione AVIS di Levanto è formata da 182 donatori, organizzati due turni di donazione mensile per il sangue intero e uno per il plasma.
“Durante l’anno 2016 abbiamo consegnato al Centro trasfusionale della Spezia oltre 280 sacche di sangue, con un aumento della produttività di oltre il 30% in tre anni. La poltrona donata incrementerà ulteriormente il numero di sacche prodotte. Per tutti questi risultati vogliamo fortemente ringraziare il dottore Pegollo, del Servizio Trasfusionale, che grazie alla sua grande capacità professionale ed organizzativa, segue e sostiene la nostra attività da molti anni, l'infermiera Franca Taddei e l'infermiere Gilberto Grazia e i nostri donatori, senza i quali, ovviamente, nulla sarebbe possibile".