che continuano: "Quello della vigilanza è un settore particolarmente delicato. Parliamo di lavoratori che rischiano la vita a difesa di luoghi privati e pubblici, che fanno scorte armate. Il contratto siglato recentemente da Cisal, sindacato assolutamente minoritario, e associazioni datoriali a dir poco fantomatiche, come Cidec e Ampit, prevede dumping salariale ed un abbassamento generale dei diritti e delle tuttele dei lavoratori."
Secondo i segretari, si tratta di un vero e proprio contratto capestro: "Parliamo di un meno 20% di retribuzione, non c'è la quattordicesima, non ci sono indennità di funzione, ci sono maggiorazioni inferiori per straordinari, flessibilità estrema di orario di lavoro, lavoro intermittente, non si rispetta la continuità nei cambi di appalto, ci sono 20 ore di straordinario obbligatorio a settimana per 6 mesi, carenza malattia, reperibilità obbligatoria. E' assolutamente inacettabile. In questi giorni stiamo portando avanti il rinnovo del contratto nazionale, è questo che vogliamo: un contratto che tuteli i lavoratori e sia discusso e firmato da sindacati realmente rappresentativi".
La preoccupazione dei sindacati è quella che sul territorio alcune aziende provino ad applicare il contratto Cisal: "Qualcuno lo ha già fatto e abbiamo denunciato la cosa al Ministero. E' un attacco ai lavoratori e prefigurano gravi carenze del servizio erogato. La conseguenza più grave è quella di appalti al ribasso, che significano condizioni peggiorative per i lavoratori e maggiori rischi per l'utenza finale. Da parte nostra vigileremo e non escludiamo la mobilitazione dei lavoratori".
Il settore della vigilanza privata occupa a livello nazionale circa 47mila addetti. Alla Spezia sono 300 i lavoratori suddivisi nelle aziende Lince, Metropol, Sicuritalia, Pretoriani, Il Globo.