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Le priorità del Parco di Montemarcello secondo il Presidente Tedeschi In evidenza

La tutela dell'ecosistema del parco, che è il primo e più importante obiettivo dell'Ente che presiedo, è indissolubilmente legata a ciò che accade nel bacino idrografico.

Non è infatti possibile garantire una qualità delle acque compatibile con la sopravvivenza delle specie senza intervenire sugli scarichi di natura civile ed industriale, diversi dei quali abusivi, senza caratterizzare e bonificare, ove necessario, discariche che possono contenere rifiuti tossico – nocivi, senza ricollocare attività industriali dichiaratamente e manifestamente incompatibili come i frantoi d'inerti.

 

Ed allora è il Parco, dal momento che ne ha di certo la responsabilità morale e politica, anche se non sempre quella Amministrativa, che deve farsi carico di promuovere un tavolo con la Regione, nelle sue funzioni sia ambientali che industriali, con i comuni interessati e con i rappresentanti delle attività produttive per affrontare con sistematicità ed alla dimensione territoriale adeguata problemi irrisolti anche a causa dello "spezzatino" di competenze che affligge da decenni le nostre comunità.
Bisogna affrontare, innanzitutto, il problema della incompatibilità dei frantoi.

Dopo i 10 anni nei quali avremmo dovuto ricollocare le aziende siamo giunti ad un momento cruciale. Poco si è fatto: solo il Comune di Sarzana ha individuato le nuove aree destinate alla possibile ricollocazione. Per il resto, silenzio.
E credo che al di là della legge regionale che consenta una ulteriore proroga dei termini (art. 1), sia fondamentale definire percorsi certi di ricollocazione, sostegno economico alla stessa, calmierazione dei costi dei terreni individuati, progetto di bonifica dei terreni liberati.
Analoghe considerazioni valgono per gli scarichi civili ed industriali.
Vi è, infine, il problema delle 43 discariche abusive per le quali nulla si è fatto, la cui soluzione non è più rinviabile per garantire un bene assoluto come quello dell'acqua.
Sono essenzialmente queste le 3 priorità che il parco si deve dare per il 2017, concretizzando, assieme ai comuni, un grande progetto "fiume" che ripari il disastro compiuto sulle sue sponde negli anni passati, aprendo con la regione un confronto serrato che possa sfociare in progetti precisi e puntuali da sottoporre al finanziamento europeo.

Mi auguro che su queste basi si possa trovare un consenso ampio di amministrazioni, associazioni, singoli cittadini per la tutela dei beni comuni.

Pietro Tedeschi
Presidente parco Montemarcello -Magra-Vara

Inviato da iPad

La tutela dell'ecosistema del parco, che è il primo e più importante obiettivo dell'Ente che presiedo, è indissolubilmente legata a ciò che accade nel bacino idrografico .

Non è infatti possibile garantire una qualità delle acque compatibile con la sopravvivenza delle specie senza intervenire sugli scarichi di natura civile ed industriale, diversi dei quali abusivi, senza caratterizzare e bonificare, ove necessario, discariche che possono contenere rifiuti tossico – nocivi, senza ricollocare attività industriali dichiaratamente e manifestamente incompatibili come i frantoi d'inerti.

Ed allora è il Parco, dal momento che ne ha di certo la responsabilità morale e politica, anche se non sempre quella Amministrativa, che deve farsi carico di promuovere un tavolo con La Regione, nelle sue funzioni sia ambientali che industriali, con i comuni interessati e con i rappresentanti delle attività produttive per affrontare con sistematicità ed alla dimensione territoriale adeguata problemi irrisolti anche a causa dello "spezzatino" di competenze che affligge da decenni le nostre comunità.
Bisogna affrontare, innanzitutto, il problema della incompatibilità dei frantoi
.
Dopo i10 anni nei quali avremmo dovuto ricollocare le aziende siamo giunti ad un momento cruciale. Poco si è fatto: solo il Comune di Sarzana ha individuato le nuove aree destinate alla possibile ricollocazione. Per il resto, silenzio
E credo che al di là della legge regionale che consenta una ulteriore proroga dei termini, ( art. 1 )sia fondamentale definire percorsi certi di ricollocazione, sostegno economico alla stessa, calmierazione dei costi dei terreni individuati, progetto di bonifica dei terreni liberati
Analoghe considerazioni valgono per gli scarichi civili ed industriali.
VI è, infine, il problema delle 43 discariche abusive per le quali nulla si è fatto, la cui soluzione non è più rinviabile per garantire un bene assoluto come quello dell'acqua.
Sono essenzialmente queste le 3 priorità che il parco si deve dare per il 2017, concretizzando, assieme ai comuni, un grande progetto "fiume" che ripari il disastro compiuto sulle sue sponde negli anni passati, aprendo con la regione un confronto serrato che possa sfociare in progetti precisi e puntuali da sottoporre al finanziamento europeo.

Mi auguro che su queste basi si possa trovare un consenso ampio di amministrazioni, associazioni, singoli cittadini per la tutela dei beni comuni.
Pietro Tedeschi

presidente parco Montemarcello-Magra-Vara

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Parco di Montemarcello Magra

Via A. Paci, 2
19038 Sarzana (SP) Italy
Tel.  +39 0187 691071
Fax. +39 0187 606738

 

www.parcomagra.it/

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