Si tratta di un problema collegato alle tensioni sulla liquidità che viene amplificato da due fattori: da una parte a fine anno l'azienda deve far fronte a pagamenti rilevanti al sistema bancario derivanti dal piano di ristrutturazione del debito, mentre dall'altra è il momento in cui si avvertono di più i mancati o ritardati pagamenti da parte di debitori illustri (una parte dei Comuni soci, ministeri e la Marina Militare).
Ciò che fa male è vedere ancora una volta, nonostante gli incrementi delle attività richieste ai lavoratori per contribuire a generare riallineamenti finanziari, che lo sforzo non abbia trovato ricompensa.
Pensiamo sia giusto evidenziare ancora questo problema poiché colpisce i soliti incolpevoli bersagli, nel contempo però pensiamo anche che sia necessario agire contro i giusti obiettivi, i cosiddetti cattivi pagatori, tra i quali si evidenziano la Marina Militare ed alcuni Comuni.
Ci rivolgiamo proprio a loro, esortandoli a "saldare i debiti", mentre chiediamo ancora una volta al socio di maggioranza, essendo oltretutto puntuale pagatore, di farsi parte attiva nel richiamare al senso di responsabilità i colleghi sindaci e le istituzioni.
Non vorremmo passare le prossime festività davanti alle sedi della Prefettura e della Marina Militare unitamente ai lavoratori ed alle loro famiglie.