"Siamo soddisfatti per l'introduzione di queste nuove modalità - afferma Aldo Alberto, presidente Cia Liguria - sono proposte che avevamo avanzato proprio noi lo scorso autunno, durante il tavolo di confronto con Regione e rappresentanti dei cacciatori sul problema cinghiali. Come ribadiamo da tempo è una questione tanto di sicurezza dei cittadini quanto di tutela degli operatori agricoli che vedono il frutto del proprio lavoro distrutto da questi animali, con un conseguente danno economico da risarcire".
Le nuove modalità per il controllo del cinghiale sono state esaminate da un apposito gruppo di lavoro di cui fanno parte le associazioni venatorie, agricole e di protezione ambientale e l'Università di Genova, seguendo le indicazioni tecniche dell'Ispra-Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale.
Tra le varie novità gli agricoltori in possesso di porto d'armi per il fucile, previa autorizzazione della Regione che sarà valutata con apposito sopralluogo, potranno intervenire direttamente a difesa del proprio fondo, una volta riscontrata la reale minaccia da parte dei cinghiali alle proprie produzioni.