CGIL, CISL e UIL: "Il Primo Maggio deve tornare ad essere una festa e non un momento di denuncia" ^{In evidenza}

Primo Maggio: festa dei lavoratori. Dovrebbe essere un momento di Festa per onorare e celebrare tutti i lavoratori che, possiamo affermarlo senza ipocrisie, sono oramai una categoria in via di estinzione. E allora una festa si tramuta in un momento di rivendicazione di un diritto sancito anche dalla nostra Costituzione "Una repubblica democratica fondata sul lavoro".


Il lavoro è un diritto, il lavoro è dignità, il lavoro è libertà e garantirlo è l'unico modo che permette di sviluppare il progresso economico, sociale e culturale del nostro Paese. I dati sull'occupazione in Italia sono sempre più in calo e in particolare quelli sulla disoccupazione giovanile che definirli drammatici è un eufemismo. Inutile sciorinare dati. Bisogna agire. Ci si perde in riforme costituzionali e si perde di vista, forse non a caso, quali sono i reali problemi di questo Pese. La mancanza di politiche che incentivino i giovani ad entrare nel mondo del lavoro ad esempio o una politica industriale o di sviluppo economico strutturale capace di creare opportunità nuove.
Oggi chi perde il posto di lavoro, ad esempio, non ha alcuna possibilità di rientrarci. E allora il tema del lavoro deve tornare ad essere un tema centrale, fondamentale.


Per CGIL CISL UIL lo è da sempre. Non difendiamo solo chi già lavora ma cerchiamo di aiutare chi il lavoro non ce l'ha. Vogliamo, anzi pretendiamo, come movimento sindacale, di essere un interlocutore per un Governo che guarda con fastidio ai sindacati. Che cerca di indebolirli il più possibile magari anche attraverso provvedimenti che tolgono risorse ai patronati sindacali. Ma noi non ci faremo scoraggiare e continueremo come quotidianamente facciamo ad accogliere persone nelle nostri sedi cercando di dare loro conforto ed un aiuto concreto. Abbiamo appena celebrato una importantissima ricorrenza: il 25 aprile. Una data fondamentale che ha fatto diventare l'Italia uno stato democratico e ha riconsegnato alle persona la dignità, il diritto alla partecipazione e alla libertà.
Un Paese che il 1 maggio 1945 ha ritrovato anche la Festa dei lavoratori e un rinato unitario movimento sindacale italiano.