I lavoratori proseguono così la loro protesta iniziata con il blocco degli straordinari e culminata con lo sciopero del 1° aprile, evidenziando la necessità di informare i cittadini, l'opinione pubblica e le autorità sulla decisione scellerata da parte dell'azienda di disdire la contrattazione di 2° livello, frutto di accordi sindacali trentennali.
In questo modo si attaccano violentemente il salario ed il reddito dei dipendenti.
I lavoratori che oggi subiscono questo affronto sono gli stessi che durante le alluvioni hanno spalato fango per salvaguardare il proprio posto di lavoro.
Ultimamente le scelte dettate dalla politica aziendale hanno creato criticità sul piano della competitività di Intermarine. Nonostante si voglia addossare la colpa sui dipendenti è chiaro che la situazione è frutto di errori e sprechi determinati dall'incapacità del management.
Con questa giornata di sciopero i lavoratori hanno bloccato sia l'uscita in mare della terza unità finlandese - emblema degli errori aziendali - sia l'inizio dell'attività per la spruzzatura del cacciamine taywanita.
La RSU denuncia inoltre la decisione aziendale di aumentare la quota mensa a carico del lavoratore di ben 8 volte!!! Su tale problematica la RSU si è sempre dichiarata disponibile ad un serio confronto.
Ad oggi esiste un tentativo da parte dell'azienda di intimidire i lavoratori interinali, già vittime della precarietà e dell'applicazione delle nuove norme salariali legate solo al CCNL e, quindi, penalizzanti.
Si conferma la disponibilità ad un confronto con l'azienda sulla base del ritiro della disdetta unilaterale della contrattazione di secondo livello.