Tale attivitá oltre a non essere autorizzata dal punto di vista amministrativo, sarebbe estremamente dannosa per la salute dei lavoratori che vi dovrebbero essere adibiti e non più compatibile con i processi di trasformazione e sviluppo dell'intero territorio spezzino.
Va aggiunto che il nostro porto, in conformitá alle previsioni del Piano Regolatore Portuale ed agli atti deliberati dal Comitato Portuale, ha giá scelto le tipologie di attivitá su cui sviluppare la propria crescita, ovvero traffico contenitori e passeggeri attraverso le navi da crociera.
Stupisce nel merito la posizione del Presidente della Provincia che, in nome della propria sensibilitá ambientale, da un lato si oppone alla realizzazione del Piano Triennale delle Opere perchè "si cementificano eccessivamente gli spazi a mare". ma contemporaneamente autorizza lo stoccaggio di ceneri industriali nello stesso molo dove fanno scalo i crocieristici.
Le ragioni di questo ambientalismo a corrente alternata sono esclusivamente di natura politica e rischiano, per l'ennesima volta, di riportarci a situazione passate che rischiano di compromettere la crescita del nostro porto e il conseguente effetto positivo sull'occupazione.
Chi ha il compito di amministrare un territorio, nell'interesse di tutta la comunitá, dovrebbe governare sviluppo e occupazione al netto di condizionamenti politici dettati da situazioni interne al partito di appartenenza.