Non esistono più i diritti di impianto, si procede ad un sistema autorizzativo nuovo, si realizza l'aumento controllato delle superfici vitate (aumento non scontato).
Non si dovranno più acquistare i "diritti" che saranno assegnati gratuitamente attraverso una autorizzazione rilasciata dal Mipaf tramite le Regioni.
Le autorizzazioni saranno determinate nella misura massima dell'1% della superficie vitata nazionale (6.500 Ha /anno).
Il plafond è gestito nazionalmente, senza quote regionali, le domande vanno presentate dal 15 febbraio al 31 marzo di ogni anno; il produttore otterà l'autorizzazione entro il 1 giugno di ogni anno.
Per le aziende che estirpano e reimpiantano, i viticoltori interessati chiedono e ricevono automaticamente l'autorizzazione, procedura che può essere effettuata anche prima dell'espianto purché questo avvenga entro 4 anni dalla data del nuovo impianto.
Chi detiene diritti di reimpianto non esercitati alla data del 31/12/2015 può convertire i diritti in autorizzazioni entro il 2020.
Esiste un rischio diminuzione superfici vitate, considerato che chi espianta, senza reimpiantare, determina una diminuzione della superficie: rischio concreto in caso di vigneti marginali o che non troveranno nuovi conduttori.