"Il Governo ha accolto le richieste di Confartigianato - commenta Enrico Taponecco, responsabile Ambiente e Sicurezza Confartigianato - ma restiamo ancora in attesta di una sostanziale modifica del Sistri, che ha creato problemi ed enormi costi inutili alle piccole imprese. Ci siamo mossi sindacalmente affinchè le aziende con più di 10 dipendenti, dal primo gennaio non siano soggette agli obblighi e alle sanzioni correlate all'adeguamento al sistema, che sarebbero scattate con il 31 dicembre come avevamo annunciato".
"Quest'anno - spiega la nota dell'Associazione spezzina - la nostra richiesta era ancor più giustificata, perché il Sistri dovrà avere un nuovo gestore e l'appalto per l'assegnazione è in corso di definizione. La proroga ci permette di lavorare con maggiore serenità, mantenendo ancora per un anno il sistema attuale. Le aziende dovranno comunque procedere con la compilazione cartacea e la tenuta dei registri e dei formulari".
Nel corso dei tavoli di confronto con il ministero, Confartigianato ha anche chiesto come regolarsi per la restituzione delle Usb e dei dispositivi (ad esempio le black box o scatole nere) da parte delle aziende che, a seguito delle semplificazioni susseguitesi negli anni, sono ora escluse dall'obbligo. Non appena avrà notizie certe Confartigianato informerà le ditte interessate. Nel frattempo si conferma che non è necessario procedere alla restituzione dei dispositivi.
Infine il punto dolente, il contributo di iscrizione, va pagato comunque entro il 30 aprile 2016, a prescindere dall'effettiva fruizione del servizio, come ha stabilito anche la Commissione tributaria. "Confartigianato – conclude Taponecco - non smetterà di chiedere la sospensione del pagamento del contributo di iscrizione e la restituzione di quanto versato negli anni passati dalle aziende".