Nella vertenza in corso con i Sindacati per il rinnovo del CCNL, che è stata interrotta dalle stesse Organizzazioni Sindacali, Coop resta ferma nella sua posizione: come ha chiarito fin da subito, la Cooperativa è disponibile a trattare le richieste salariali dei lavoratori ma chiede che vengano adottate misure per recuperare almeno in parte il significativo divario di costo – e quindi competitivo – con i concorrenti.
Tra i nodi del contendere, l'opposizione a estendere anche alle cooperative le norme che contrastano l'assenteismo, norme che lo stesso Sindacato ha già convenuto ovunque.
Nonostante la crisi in atto e la pesante contrazione dei consumi, Coop non chiede di ridurre le maggiori tutele che il suo contratto offre ai lavoratori, ad esempio per la malattia.
Lo scontro con i Sindacati è sull'applicazione di una norma che contrasta gli abusi determinati dagli assenteisti. Una norma che CGIL, CISL e UIL hanno convenuto sin dal 2011 con tutte le altre imprese distributive ma che inspiegabilmente si rifiutano di introdurre anche nelle Coop, nonostante queste siano le uniche imprese del settore a garantire diritti quali il mantenimento del posto di lavoro sino a guarigione, anche dopo 180 giorni di malattia, e la retribuzione al 100% per l'intero periodo di assenza. Senza contare che corrispondono ogni anno ai lavoratori ulteriore salario (quest'anno circa 2 milioni di euro nella sola Coop Liguria), welfare e diritti aggiuntivi, attraverso la contrattazione integrativa, un istituto che pochissime altre imprese distributive riconoscono ai propri lavoratori.
Ancora una volta, quindi, Coop auspica una ripresa del dialogo, nello spirito di collaborazione che ha sempre contraddistinto il rapporto con il Sindacato.