Così Nenad Bjelica nella sala stampa del "Picco": "Siamo entrati molto bene nel match, abbiamo messo in campo subito l'intensità giusta, creato diversi pericoli, guadagnato numerosi corner, ma per un motivo o per l'altro non siamo stati in gradi di passare in vantaggio, mentre loro alla prima occasione hanno segnato. Purtroppo ciò è capitato spesso in questa stagione, nella ripresa volevamo recuperare, ma dopo pochi minuti siamo stati nuovamente puniti sugli sviluppi di una palla inattiva, pertanto dopo è stato molto difficile recuperare, anche se abbiamo fatto il massimo per riuscirci.
Nella prima frazione abbiamo speso tantissimo, siamo stati praticamente perfetti, così come avevamo preparato, ma purtroppo il gol non è arrivato, mentre la lucidità di Melchiorri ha fatto la differenza; il calcio è anche questo, dobbiamo accettarlo e continuare a lavorare, di certo dispiace che in questo momento per i nostri avversari tutto sia così facile.
Catellani sulla destra ha fatto bene, così come Situm dalla parte opposta, un peccato che gli sforzi non siano stati ripagati da un risultato diverso; Calaiò capitano? Decisione per far capire quanto sia importante per noi Emanuele ed allo stesso tempo, per sgravare dalle responsabilità che la fascia comporta altri calciatori, come Migliore e Catellani.
Oggi per me è stata la partita numero 60 con lo Spezia ed a mio parere, ad eccezione della gara di Trapani, abbiamo sempre messo in campo il giusto atteggiamento ed i nostri tifosi anche oggi hanno capito il nostro sacrificio, battendo le mani ai ragazzi anche dopo il triplice fischio; sono encomiabili, saranno per sempre la forza dello Spezia e chi avrà la fortuna di indossare la maglia bianca potrà contare sul loro grande apporto. Personalmente sono molto orgoglioso del lavoro fatto in questo anno e mezzo alla Spezia, io sono a disposizione della Società.
Come si torna alla vittoria? Solo lavorando tanto e parlando poco. Oggi i ragazzi nonostante la sconfitta possono essere apposto con se stessi, sicuramente ci vuole un pò più di fortuna, ma quella la dobbiamo portare dalla nostra parte con il lavoro e continuando a mettere in campo l'atteggiamento con cui oggi abbiamo giocato.
Dispiace solo la dinamica degli arbitraggi di questi 17 mesi, questa è una Società modello, facciamo di tutto per diventare più "simpatici", ma purtroppo è così e non possiamo farci niente. La mia espulsione? Su Canadjija c'era un evidente fallo commesso da Salomon, ma incredibilmente il direttore di gara non ha estratto nemmeno il giallo, così ho alzato la voce e sono stato allontanato, ma non ho voglia di parlare di quanto ho visto, perchè sono dispiaciuto sia per i ragazzi che hanno messo il massimo per vincere la gara e per il pubblico che ci ha sostenuto alla grande fino alla fine".