Lo ha detto Antonio Carro,segretario provinciale della Cisl della Spezia che nei giorni scorsi ha fatto il punto della situazione sul porto con un convegno dedicato allo scalo marittimo alla presenza di importanti relatori ( Lorenzo Forcieri, presidente dell'Autorità Portuale, Massimo Federici,sindaco della Spezia, Giorgio Bucchioni, Confindustria, Michele Giromini, Contship, Gianfranco Bianchi, presidente della Camera di Commercio, Edoardo Rixi,assessore allo Sviluppo Economico Liguria e Antonio Graniero, segretario regionale Cisl). «Il nostro scalo ha tenuto alla crisi continuando a espandersi – ha detto – un risultato raggiunto grazie alle eccellenze che lavorano nella nostra realtà. Ricordiamo che il porto della Spezia dà lavoro a oltre 2 mila persone e genera il 16 per cento del Pil provinciale. La decisione del Consiglio di Stato – ha ripreso- auspicata durante il nostro convegno finalmente dà slancio allo sviluppo». Risultati che devono essere consolidati ulteriormente e potenziati. «Determinante è il terzo bacino. Solo il gruppo Tarros potrà investirvi oltre 100 milioni di euro raddoppiando il numero degli addetti. Senza dimentica il settore delle crociere che ha visto un incremento di quasi il 40 per cento in un anno. Con il futuro lo spostamento dei binari si potrà realizzare la nuova stazione marittima».