Piccolo è ancora alle prese con l'infortunio al torace, Ciurria non è ancora pronto, De Las Cuevas ha accusato un problema alla caviglia, mentre Azzi sabato sarà impegnato con la Primavera, pertanto saranno 22 i calciatori che partiranno alla volta della Campania, con l'obiettivo magari di giocare meno bene, ma di cogliere più punti al termine dei 90'. Fortunatamente abbiamo una rosa che ci permette di cambiare gli interpreti senza risentirne, chiari esempi sono le "coppie" De Las Cuevas-Kvrzic o Milos-Martic, pertanto possiamo valutare di volta in volta chi mandare in campo in base alla condizione fisica ed al lavoro settimanale, schierando sempre la formazione migliore.
Calaiò? E' un ragazzo molto serio, ha accettato con serenità di non esser partito titolare in queste prime uscite e non è stato fortunato nelle occasioni che ha avuto, ma chi in appena 40' di gioco riesce ad avere almeno tre palle gol, è un calciatore importante ed appena si sbloccherà, ci aiuterà a centrare i nostri obiettivi.
Il modulo? Abbiamo tante alternative, di sicuro il 4-2-3-1 è il modulo su cui ci basiamo, ma sappiamo di poter variare a seconda delle situazioni. Anche i dati dicono che creiamo numerose occasioni da gol, che dominiamo l'avversario e che gestiamo l'incontro, non dobbiamo temere nessuno, ho assoluta fiducia in questo gruppo; siamo arrabbiati perchè abbiamo fatto tanti sforzi per poi ritrovarci con un solo punto, ma il calcio è anche questo e dobbiamo lavorare per uscire da questa situazione che non ci appaga per niente.
Salernitana? E' una squadra quadrata che ricorda molto il Frosinone dello scorso campionato, a mio parere ha tutto per finire tra le prime otto al termine della stagione. Forse sono coloro che hanno giocato il calcio più offensivo di tutte, trascinati da un Gabionetta in ottima forma e tra gli attaccanti più imprevedibile del torneo, pertanto sappiamo che sarà una gara molto difficile su un campo caldissimo, ma noi siamo determinati a riscattarci subito.
Facebook? Quella di cancellare il mio profilo privato era una decisione già maturata da diverso tempo, assolutamente non legata alle prime due uscite di campionato o a presunti insulti ricevuti. E' una mia scelta, ho voluto concentrarmi soltanto sul calcio giocato, così su Facebook è rimasto soltanto un profilo professionale, come è giusto che sia.
La situazione dei profughi? Credo sia molto bello vedere come in tante parti d'Europa si cerchi di aiutare coloro che fuggono da situazioni terribili ed in Croazia siamo particolarmente sensibili a questa situazione, probabilmente perchè l'abbiamo vissuta sulla nostra pelle 20 anni fa; sicuramente anche lo sport può far tanto per questa situazione ed il calcio in particolare può essere utilizzato come mezzo di comunicazione per sensibilizzare le masse". (17 settembre)