Roberto Natale era nato alla Spezia il 21 aprile 1921. Dopo gli studi al Nautico era entrato nella Resistenza e nel dopoguerra si era dato al cinema assieme a Glauco Pellegrini con il quale aveva girato due documenti ambientati alla Spezia: "Prigionieri del Golfo" nel 1947 e "Una giornata nel Golfo" nel 1949 (andato perduto) a cui fecero seguito "Agricoltori del mare" del 1951 e "La via dell'astratto" del 1953. Trasferitosi a Roma dal 1958 lavora come sceneggiatore di pellicole di genere (horror, film storici, kolossal in costume, western spaghetti) utilizzando spesso lo pseudonimo di Robert Christmas. Tra i film di maggior successo si annoverano "Sogno a Venezia" del 1958, di cui fu anche co-regista; "Cinque tombe per un medium" di Pupillo del 1965; "Operazione paura" di Mario Bava del 1967; "Odia il prossimo tuo" di Baldi nel 1968; "Disperatamente l'estate scorsa" di Amadio del 1969; "La casa dell'esorcismo" di Mario Bava del 1975; "Il gatto dagli occhi di giada" di Bido del 1976. Proprio il binomio con il corregionale Mario Bava, aveva portato recentemente ad una rivalutazione completa della sua opera di soggettista e sceneggiatore nel genere horror all'italiana.
Nel 1972 firma il suo primo e unico film da regista, "Il mio corpo con rabbia" che non incontra grande fortuna di pubblico ma che oggi appare una testimonianza importante del disagio sociale e dei conflitti generazionali dell'epoca. Dopo aver lavorato anche in televisione (sceneggiatore de "Il giudice" e "La formica padana" ) e alla radio (è autore di radiogrammi come "Mattia Prati" e "L'albero della memoria"), Natale si dedica con passione alla poesia pubblicando "Per un diario", "Pieghe della mia terra", "Storie di famiglie in scene", "La foce del fiume", "Lo spiraglio". Nel 2001 l'Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia aveva promosso la pubblicazione dell'intera sua opera contenuta nel volume "Poesie 1939-2001".
Dopo un lungo silenzio era tornato al cinema sceneggiando il film "I dimenticati" di Piero Livi uscito nel 2001.
Negli ultimi anni di vita si era accostato molto all'attività degli Archivi Multimediali del Comune della Spezia e della Mediateca Regionale Ligure organizzando l'iniziativa "Liguria Horror Express" tenutasi nel 2009 tra Genova e La Spezia.
"Con la morte di Roberto Natale La Spezia perde un cittadino illustre, un grande uomo di cinema e di cultura. – ha affermato Massimo Federici, Sindaco della Spezia – Natale era strettamente legato alla sua città, che ha raccontato sia in video sia in poesia. In questo momento voglio esprimere tutto il mio cordoglio alla famiglia e ringraziare Natale a nome di tutta la città della Spezia per le pagine di cinema e poesia che ha scritto nell'arco della sua lunga carriera. Figure come la sua non saranno mai dimenticate e avranno un giusto e sempre crescente riconoscimento del contributo dato alla cultura cinematografica della nostra città e del nostro Paese."
Marco Ferrari, Presidente della Mediateca Regionale Ligure, ha così ricordato la scomparsa di Natale, a cui era legato da profonda amicizia: "Roberto Natale teneva il suo pozzo di memorie impiantato alla Spezia, nonostante vivesse da anni a Roma. Per questo aveva salutato con affetto e partecipazione la nascita della Mediateca Regionale proprio alla Spezia, presto ospitata nel locali dell'ex Cinema Odeon. Aveva quindi deciso di lasciare post-morte l'intera sua biblioteca alle biblioteche civiche e alla Mediateca. Si tratta di una donazione importante poiché prevalentemente dedicata al cinema, all'arte, alla poesia e forgiata in un periodo di forte motivazione culturale e politica del cinema italiano di cui lui fu un artefice".
(l'immagine è tratta da "Operazione Paura")