Anche questa volta sarà La Spezia il primo grande comune della Liguria che attraverso un percorso condiviso tra enti e associazioni si prepara in maniera concreta a dare risposte immediate. Non si tratta quindi di un indirizzo politico o un semplice contatto ma di una vera e propria possibilità per i cittadini residenti nel Comune capoluogo che dal 1 di Giugno potranno recarsi in Comune ed esprimere la propria volontà.
L'iniziativa, approvata dalla giunta comunale, è stata illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa a palazzo Civico dal Coordinatore Regionale Centro Trapianti Prof. Andrea Giannelli Castiglione, dal responsabile SIA dell Aido Dott. Lucio Borgio Marzet, dal Presidente Provinciale Aido Avv. Luigi Fornaciari Chittoni e dalla responsabile del Coordinamento Ospedaliero donazione e prelievi di organi Dott.ssa Consuelo Amodeo , quest'ultima particolarmente impegnata con l 'Aido nei corsi di formazione all'interno delle scuole.
«È ammirevole», commenta l'assessore alla Sanità Andrea Stretti, «che un Comune di quasi 10000 abitanti sposi un'iniziativa che consenta a chi purtroppo si trova al termine della propria esistenza, di restituire la vita a persone condannate a morte certa. È bene sottolineare che la Regione Liguria è ai primi posti per numero e successo dei trapianti effettuati. Nel 2014 sono stati 2.840 i trapianti effettuati a livello nazionale mentre alla fine dello scorso anno erano oltre 9000 pazienti ancora in attesa di un organo. Davanti a simili numeri appare chiaro che offrire ai residenti l'opportunità di compiere una scelta consapevole, sulla quale è possibile tornare indietro in qualsiasi momento, significa accrescere le possibilità per le persone in attesa di un trapianto di trovare un donatore compatibile».
Fino a poco tempo fa, la donazione di organi e tessuti avveniva in maniera più complicata, o presso gli sportelli ASL oppure mediante una dichiarazione di volontà o meno a donare. Dal punto di Vista tecnico il Dott Pellitteri ci spiega che con la legge del 2010 «Proroga di termini previsti da disposizioni legislative», cosiddetta "Milleproroghe", c'è la possibilità di dichiarare la volontà a donare i propri organi, con il primo rilascio della carta d'identità o con il rinnovo. Il progetto nazionale "UNA SCELTA IN COMUNE", è stato messo a punto da Ministero degli Interni, della salute, ANCI e Federsanità,.
Dalla prossima settimana, il personale dell'ufficio anagrafe del Comune della Spezia seguirà un corso di formazione che fornirà le conoscenze di base relative al processo di donazione degli organi e tessuti, alla diagnosi di morte encefalica , alla normativa che regola l'espressione di volontà di donazione da parte dei cittadini e ai principali quesiti della popolazione riguardo a questi argomenti. Gli obiettivi sono quelli di accrescere nel personale comunale coinvolto il grado di conoscenza degli argomenti "donazione" e "trapianto" e la consapevolezza del proprio ruolo nella promozione della donazione degli organi e tessuti a scopo di trapianto. L'Aido si occuperà della parte informativa e comunicativa offrendo il proprio materiale per spiegare ai cittadini le ragioni della scelta, di rafforzare la solidarietà e la cultura civica della donazione di organi il cui trapianto è cura indispensabile per patologie gravi come quelle renali e salvavita come nei casi di patologie gravi cardiache o epatiche. Inoltre sarà presente con un loro incaricato una volta a settimana presso gli sportelli demografici e/o urp.Anche quest'anno l' Aido ha indetto un concorso all'interno delle scuole medie e superiori . Il tema quest'anno era: Sconfiggi l'indifferenza e i vincitori del concorso saranno premiati presso il Centro Allende il 20 maggio.
Infine un vero e proprio spunto di riflessione da parte dell'Assessore Saccone:
"Probabilmente la maggior parte di noi non si è mai posto la domanda: Divento donatore o meno? I giovani perché non pensano assolutamente alla possibilità di morire giovani, gli anziani perché pensano di essere troppo vecchi per farlo. Ma anche se è brutto dirlo si può morire anche giovani. Basti pensare agli incidenti automobilistici che coinvolgono giovani o meno giovani ogni anno. E, a seguito di questi perché non utilizzare i propri organi per salvare chi non è morto ma ha poca possibilità di sopravvivere perché affetto da malattie gravi la cui ultima strada da percorrere è il trapianto? Perché sprecare organi che possono essere riutilizzati? Perché sprecare la nostra morte? La morte di qualcuno può essere la speranza per qualcun altro, per i genitori di un ragazzo malato che è in lista d'attesa per un trapianto e che vengono chiamati a casa e avvisati che è stato trovato un organo compatibile a quello del proprio figlio. Pensate alla gioia , immaginate la luce negli occhi di quei genitori che vengono a sapere che possono ancora viversi loro figlio, arriva la speranza di una guarigione. Pensate anche che se invece che nei panni di chi tristemente deve prendere la decisione di donare gli organi di un figlio vi trovaste in quella di chi ha un figlio malato che necessità di un trapianto. Pensate di aggrapparvi all'ultima speranza che si trovi un donatore. Pensate al fatto che meno gente dona meno c'è possibilità di trovare organi compatibili. E ora rispondetevi alla domanda iniziale. Siete ancora convinti che non è necessario prendere una decisione?"
COSA DONARE_
E' possibile donare sia organi che tessuti.
Organi: cuore, reni, fegato, polmoni, pancreas e intestino.
Tessuti: pelle, ossa, tendini, cartilagine, cornee, valvole cardiache e vasi sanguigni.
QUANDO DONARE_
Tutti siamo potenziali donatori, ma diventiamo tali solo nel momento in cui il nostro cervello ha perso la capacità di funzionare a causa di lesioni irreversibili provocate da emorragie, traumi cranici, aneurismi etc. E' lo stato che viene definito "morte encefalica": il cervello non è più in grado di inviare messaggi al resto del corpo per farlo funzionare.