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Fuori il carbone dalla bolletta, parte dalla Spezia il tour italiano per l’energia alternativa In evidenza

Fuori il carbone dalla nostra bolletta: il tour italiano per l'alternativa al carbone parte dalla Liguria e dalla Spezia (20 Marzo - H 21.00 Sala Avis del Favaro, in Via Caselli). Farà tappa nelle città italiane che ospitano le principali centrali a carbone che sono state mappate anche nell'Atlante italiano dei Conflitti ambientali.

 

Dopo Vado Ligure, il 28, a Civitavecchia, Brindisi e Saline Joniche.

Retenergie e Ènostra, ospiti dei Comitati locali del Coordinamento Nazionale No al carbone, incontreranno i cittadini per condividere e promuovere i propri obiettivi di consumo critico di energia: la denuncia degli impatti del carbone sulla salute e sull'ambiente, la scelta di un fornitore etico, l'efficienza energetica e la produzione di energia rinnovabile da impianti costruiti attraverso l'azionariato popolare.

Retenergie è la Società Cooperativa che dal 2008 promuove la produzione distribuita di energia rinnovabile e fornisce ai propri soci servizi di riqualificazione energetica e gestione di gruppi acquisto. Ènostra, cooperativa di distribuzione e consumo, ultima nata, privilegia l'acquisto di energia da impianti rinnovabili di comunità per favorire lo sviluppo della produzione di energia dal basso.

Come ha scritto Jeremy Rifkin nell'introduzione a Le Comunità dell'Energia di Livio de Santoli, "cerchiamo di immaginare centinaia di milioni di uomini che producono la propria energia verde nelle proprie abitazioni, negli uffici, nelle fabbriche, e la condividono reciprocamente in un Internet dell'energia, nello stesso modo in cui condividiamo informazioni online...
In un mondo verde e sostenibile, ogni regione viene trasformata in uno spazio sociale, economico e politico altamente integrato... un ecosistema autosufficiente e sostenibile, che sappia produrre gran parte dell'energia di base, dell'alimentazione e della fibra necessarie alla popolazione...
Nel XXI secolo, migliaia di biosfere regionali saranno interconnesse da una indivisibile rete energetica... che attraverserà i continenti, permettendo ad ogni nodo della biosfera di condividere i surplus e di colmare i deficit..."

Il 20 Marzo dunque il Comitato SpeziaViaDalCarbone sarà l'ospite della prima tappa. Dal 2011 il Comitato si batte contro il carbone della centrale "Eugenio Montale" di Enel che dal 1962 brucia i peggiori combustibili, nonostante siano stati ampiamente documentati i danni già causati all'ambiente e alla salute dei cittadini e sebbene dal 2000 siano disponibili gruppi a metano mai utilizzati.

"L'appuntamento, cui speriamo partecipino tanti cittadini – dicono dal Comitato - sarà anche l'occasione per fare il punto sulla situazione spezzina: cos'è cambiato dopo il rilascio dell'AIA e cos'è stato delle promesse degli amministratori e degli esposti presentati alla Procura della Repubblica della Spezia? Quale l'azione del Comitato e quali gli esiti? Come rilanciare l'azione del Comitato? Le proposte di Retenergie e Ènostra sono il primo contributo che vogliamo condividere con i cittadini per iniziare a pensare e mettere in atto proposte alternative, che ci impegnino collettivamente e reciprocamente. Per questo lanceremo la prima campagna di tesseramento di SpeziaViaDalCarbone".

Ma il Comitato non si ferma al proprio "orticello" e guarda con interesse agli altri appuntamenti italiani del tour.

Il 28 Marzo, la tappa di Vado Ligure, sede della centrale a carbone di Tirreno Power posta sotto sequestro dalla magistratura nel mese di Marzo del 2014 grazie all'incessante lavoro di denuncia della Rete Savonese contro il carbone e dell'Ordini dei Medici di Savona.

Il 10 Aprile a Civitavecchia - che ospita ben due centrali elettriche di cui una a carbone di Enel – e l'8 Maggio a Brindisi, con altre due centrali: la più grande, di Enel, è coinvolta in un procedimento giudiziario a causa dell'inquinamento provocato.

E infine il 9 Maggio, una tappa di speranza a chiusura del tour, a Saline Joniche. Qui è appena stata scongiurata la costruzione di una nuova centrale a carbone di 1350 MW. Il TAR del Lazio ha accettato i ricorsi del Coordinamento delle Associazioni dell'Area Grecanica No carbone Saline, delle associazioni e della Regione Calabria contro il progetto che avrebbe devastato ulteriormente un'area a chiara vocazione turistica, agricola e naturalistica.

La consapevolezza dell'impatto globale derivante dalla combustione del carbone – pensiamo ai cambiamenti climatici e alla devastazione dei territori a causa dei fenomeni metereologici estremi - impegna la politica e i singoli cittadini a fare un cambio di rotta: eliminazione del carbone, efficienza energetica, consumo critico e scelta della fonte con cui produrre l'energia necessaria.

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